The dark side of the sun di Nick Ragazzoni
Editore
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Il Rio
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Data di pubblicazione
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1 ott 2019
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Lunghezza del libro
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180 pagine
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“Noriyuki Nagai rappresentava la quintessenza dell’agente dalla vita incasinata e piena di guai, cui la fortuna, spesso voltò le spalle in modo anche irrimediabile.
Aveva sul curriculum una miriade di casi risolti in modo brillante, ma la sua vita privata faceva acqua da tutte le parti. Era un uomo solo e senza amici, dal passato alquanto burrascoso e dai tragici trascorsi familiari.”
Quasi tutta la vicenda è incentrata sulla personalità dell’ispettore, un “caso umano” se vogliamo, che trascorre le sue giornate a bere sake 🍶 e fumare...
Forse proprio in questo il romanzo, il più delle volte, descrivendo il trascorrere della vita di Nagai, risulta ripetitivo e ridondante.
In sé la trama all’inizio, con la sparizione di Natsuki Urayama, ci fa ben sperare, ma l’indagine sembra non trovare sbocco da subito, le vicende sono aggrovigliate e i dialoghi ridotti al minimo indispensabile.
L’autore ci descrive in maniera minuziosa le abitudini giapponesi, come per esempio il rito del tè... ma proprio in questo si perde in descrizioni lunghe e ripetitive, che secondo me, avrebbero dovuto essere snellite per dare più armonia e spazio alla narrazione principale della trama.
Sono riportati tanti termini originali giapponesi con, il calce di pagina, il loro significato e traduzione, questo a mio avviso, distoglie troppe volte il lettore dalla lettura del romanzo.
In generale però manca completamente l’aspetto noir, non c’è tensione né colpi di scena.
Lo stile narrativo è superficiale e si sofferma spesso su descrizioni poco inerenti alla trama principale.
Un noir discreto, che ci racconta molto della storia giapponese di quel periodo, ma non adatto agli amanti del noir serrato e del giallo.
Senza infamia e senza lode...
3/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️
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