sabato 29 giugno 2019

RECENSIONE de “Grado sotto la pioggia” di Andrea Nagele in COLLABORAZIONEcon autrice


RECENSIONE de “Grado sotto la pioggia” di Andrea Nagele in COLLABORAZIONEcon autrice 

Editore
Emons Edizioni
Data di pubblicazione
25 feb 2016
Lingua originale
Tedesco
Lunghezza del libro
237

Sinossi 
Giugno. Un cielo plumbeo incombe su Grado e folate di aria umida attraversano la cittadina di mare. Negli ultimi tempi Franziska non sembra godere di buona salute e ha da poco scoperto che suo marito Tommaso la tradisce. La malinconia l’ha investita come la pioggia incessante di questi giorni, e l’amico Stefano, proprietario del bar al porto, cerca di consolarla come può, a volte con un bicchiere di buon brandy.
Franziska passa le sue giornate al balcone, e una sera al crepuscolo nota una figura nell’acqua. Sembra una ragazza dai capelli biondo argentati, e nei suoi quadri onirici la trasforma in una sirena. Nella grande villa accanto abita Angelina Maria, una donna anziana tormentata da ossessioni e fantasie.
Entra ed esce dalle cliniche, e ha un segreto che nessuno comprende. Anche lei al tramonto ama osservare la ragazza che nuota nel mare. Quando una sera la vede scomparire tra le onde, lancia l’allarme ma non viene presa sul serio. Anche il nuovo commissario, Maddalena Degrassi, deve fare i conti con un amore finito. Quando vengono ritrovati in mare due cadaveri, non avrà solo un caso da risolvere, ma anche un passato da scoprire. Un’indagine che la porterà lontano, oltre le nuvole che sovrastano Grado.

Recensione 
Si tratta del primo volume di una trilogia scritta da Andrea Nagele, il genere è il giallo.
Almeno inizialmente, il ritmo è lento, ma poi verso due terzi del romanzo la suspense si fa più consistente. 
Troviamo vari protagonisti e coprotagonisti: primi tra tutti Franziska, Angelina Maria e il commissario Maddalena Degrassi. L’io narrante è alternato, più o meno, ad ogni breve capitolo. La trama è buona... forse troppo descrittiva, cosa che a volte distrae un po’ durante la lettura.
Nel complesso la scrittura è molto curata, fluida, ricercata. 
Buon lavoro di editing e traduzione. 
Ambientato nella cittadina di Grado ci farà apprezzare il mare, la spiaggia, il tempo mutevole. 
Per chi si approccia al genere giallo per la prima volta questo libro è una buona  lettura. Per chi invece mastica thriller sin dalla colazione (come me)... questo titolo lascerà un po’ delusi. 
4/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

martedì 18 giugno 2019

RECENSIONE de “Un nome schedato” di Simona Bennardo in COLLABORAZIONE con autrice


RECENSIONE de “Un nome schedato di Simona Bennardo in COLLABORAZIONE con autrice

  • Copertina flessibile: 127 pagine
  • Editore: Emersioni (29 maggio 2019)

Sinossi 
In una minuscola casa affacciata sul lago di Como, vive la dottoressa Susanna Sogni. Da brava psicologa senza un lavoro fisso, sbarca il lunario come può ricevendo i suoi pazienti in uno studio trascurato, in affitto. Susanna ha un’amica del cuore, la Fede, e due grandi passioni: i vini costosi e la guida sportiva. Di suo, Susanna non è una gran chiacchierona e nemmeno tanto socievole, e a completare il tutto, a un certo punto, nel suo studio viene ritrovata morta la padrona di casa, Angelica Nani, con cui proprio qualche giorno prima aveva discusso. Le prove fanno ricadere più di un sospetto proprio sulla dottoressa Sogni, che si ritrova così dapprima sospettata, poi indagata e infine arrestata. Tra risvolti inquietanti che emergono sul passato di Susanna e periti antipatici ma affascinanti, le indagini sembrano convergere solo su di lei. E tutto sembra ormai deciso. Susanna riuscirà a dimostrare la sua innocenza e la polizia ad arrestare il vero colpevole? E le cose sono davvero come sembrano?

Recensione 
Como, la dottoressa Susanna Sogni è una psicologa che definisce la sua vita lavorativa:
• impegnativa
• mal retribuita
• incasinata
ma lei la trova affascinante e la ama. E' una donna dal carattere abbastanza introverso, ha due passioni nella vita: il buon vino (meglio se molto costoso) e le macchine sportive che ama guidare. Ha una grande amica la Fede e Susanna sa che su di lei può sempre contare. All'inizio del romanzo facciamo da spettatori all'introduzione della sua vita quotidiana, i pazienti, le sedute terapeutiche, le cene in terrazza con la Fede, insomma una tranquilla quotidianità che viene interrotta drasticamente da una morte: la padrona di casa di Susanna nonché locatrice del suo studio viene ritrovata morta nello studio.

La morte ha il potere di permeare le cose di un gusto amaro e di colorarle di scuro. Il dubbio, però, è peggio.”

Ben presto Susanna si ritrova sospettata, e non avendo un alibi per l'ora del decesso della signora Angelica, viene ristretta agli arresti domiciliari.
La sua vita è scombussolata, ma la nostra psicologa si rimbocca le maniche e rivolta la situazione, provando la sua innocenza e addirittura collaborando con il commissario nelle indagini grazie alle sue intuizioni perspicaci.
Mi è sembrato di ritrovare un po' lo stile della Gazzola in questo romanzo e alcuni tratti anche di Miss Marple di Agatha Christie.
Giunti all'epilogo e trovato l'assassino... il lettore nelle battute finali avrà un inaspettato e ulteriore colpo di scena.
Un ottimo giallo-poliziesco, fluido, accattivante, sempre sorprendente, un ottimo mix. Nessun refuso, scrittura molto limpida.
Consigliato agli amanti dei gialli, e perchè no, delle protagoniste femminili con una marcia in più.
4,5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

domenica 16 giugno 2019

RECENSIONE de “Alla ricerca di Lyset” in COLLABORAZIONE con autrice Martina Longhin


RECENSIONE de “Alla ricerca di Lyset” in COLLABORAZIONE con autrice Martina Longhin

Data di pubblicazione
16 gen 2019
Lunghezza del libro
268


Sinossi 
Nelle fredde e lontane terre del nord, scavato nella roccia sulla parete a strapiombo sul mare, c'é l'unico sentiero che porta al tranquillo regno di Farreg dove, da molti anni, regna l'amatissimo re Alvis. Ma sta per scadere il suo mandato ed Eskil, Frey, Gunnar e Reidar sono i quattro valorosi giovani che lui ha scelto come suoi possibili successori. Solo chi tra loro sarà capace di portargli Lyset sarà eletto nuovo sovrano. Tra enigmi da risolvere, incontri con personaggi misteriosi e attraversamenti di luoghi stupefacenti, i quattro giovani vivono delle avventure che fanno nascere sentimenti profondi, ma che rivelano anche delle inaspettate verità… Un libro pensato per i ragazzi, ma che saprà appassionare anche quegli adulti che amano volare sulle ali della fantasia.

Recensione 
Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico.
È questo quello che ho provato leggendo questo romanzo, che definirei una favola per adulti molto avventurosa. 
Gunnar lo speziale, Eskil il figlio di una guardia del re, Frey il più piccolo dei contendenti che nasconde un segreto (o una piacevole sorpresa), e infine Reidar il ragazzo più enigmatico e meno meritevole di tutti... Impossibile non affezionarsi ai primi tre, e invece provare molta diffidenza verso quest’ultimo. 
L’autrice ha saputo cogliere le piccole sfumature caratteriali di ogni personaggio del racconto e descriverle minuziosamente rendendo la storia per il lettore veramente coinvolgente. 
Ho adorato i paesaggi, i boschi, le grotte, le montagne... anch’essi descritti in maniera particolareggiata, quasi come trovarcisi all’interno del racconto stesso. 
Il regno di Farreg e i suoi abitanti i Fargi sono incantevoli. 
Una cosa importante questi esseri devono rispettare: non possono mai esporsi ai raggi diretti del sole altrimenti vengono immediatamente trasformati in pietra. 
La prima parte del libro ci racconta la vita dei quattro ragazzi prima della convocazione del re, e cosa ha compiuto ognuno di loro per essere chiamato dallo stesso a disputare una gara che porterà un vincitore e quindi un successore al trono. 
Nella seconda parte ci sarà concentrata tutta l’avventura dei quattro giovani, che dovranno affrontare prove di astuzia, resistenza e intelletto per trovare Lyset e riportarlo indietro al sovrano Alvis sano e salvo. 

“Solo quello di voi quattro che avrà più intuito, più coraggio e più determinazione, potrà sedersi sul trono di Farreg”

Un libro pieno di colpi di scena, avventura, sentimento e grande amicizia, uniti in un mix perfetto. 
Divorato in un giorno, impossibile staccarsi dalle pagine di questo romanzo. 
Rinnovo quindi i  complimenti all’autrice che ho conosciuto grazie all’altro suo libro: “Anna, l’inferno in una bottiglia” che si conferma un’ottima scrittrice anche in questo genere letterario completamente diverso dal precedente. 
Consigliato ai sognatori, avventurieri, bambini, ragazzi e adulti... insomma a tutti ;) 
5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

sabato 8 giugno 2019

RECENSIONE de “La terra, un padre severo e un sogno” In COLLABORAZIONE con autore Gian Paolo De Pasquale


RECENSIONE de “La terra, un padre severo e un sogno” In COLLABORAZIONE con autore Gian Paolo De Pasquale
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Data di pubblicazione: 23 apr 2019
Lunghezza del libro: 74 pagine ⠀
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Recensione

 “La fine di un buon libro ti lascia un certo vuoto. Le ultime pagine, se hai amato il libro, le leggi a rilento, quasi volessi non finisse mai…“
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In questo romanzo breve, Thomas il protagonista, è un ragazzo che come tanti altri coetanei prova a trovare una strada per il futuro.
Ma quando finalmente coglie il segno della sua ambizione, trova un grosso ostacolo che è rappresentato dal padre, un agricoltore da generazioni, che ovviamente ha già deciso il lavoro per il figlio, che è quello di tramandargli l’azienda agricola posseduta dalla famiglia da decenni.
Ma Thomas ha un sogno: la scrittura, che non collima per niente con i desideri del padre, un uomo vecchio stampo, con il quale il ragazzo non riesce nemmeno a confrontarsi. Ma il giovane Thomas non si dà per vinto, insegue il suo sogno con tutte le forze, fino a quando una tragedia inaspettata spezzerà le corde del destino… 
Uno stile narrativo delicato, ma allo stesso tempo crudo e vero, è quello di De Pasquale, che in poco più di 70 pagine ci fa sperare, arrabbiare e sognare. Un racconto in cui gli ostacoli, le minacce incombenti della quotidianità sono vinte dal desiderio umano che lotta per la propria felicità. Ricco di emozioni, una storia vera.
4,5 su 5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

domenica 2 giugno 2019

RECENSIONE de Absence. Il gioco dei quattro in COLLABORAZIONE con autrice Chiara Panzuti


RECENSIONE de Absence. Il gioco dei quattro in COLLABORAZIONE con autrice Chiara Panzuti

Editore
Fazi
Data di pubblicazione
1 giu 2017
Lunghezza del libro
335 pagine 

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Sinossi 
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l'ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all'altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si trasforma in un incubo quando, all'improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c'è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso, dove l'unico indizio che conta è nascosto all'interno di un biglietto: 0°13'07''S78°30'35''W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a Jared, Scott e Christabel - come lei scomparsi dal mondo - la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo. Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono. Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci? Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità? Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.

Recensione 
Un libro che va giù come un bicchiere d’acqua, ma che brucia dentro come un liquore ad altissima gradazione. Faith l’empatica, Jared il leader protettivo, Christabel la pessimista cronica, Scott l’irriverente simpatico.
Quattro ragazzi che svaniscono nel vero senso della parola, sono invisibili per loro stessi e per tutto il mondo che li circonda.

“Ero sparita. Scomparsa. Invisibile. Ero completamente sbiadita. Fine dei giochi. Dov’ero finita? Perché quella realtà mi aveva improvvisamente sputata fuori? Di punto in bianco, senza preavviso, stavo impazzendo.“

Questo romanzo è magico, in realtà l’ho trovato geniale. L’idea della Panzuti, alla base, è un parallelismo della vita che viviamo in questo momento. Abbiamo così tante distrazioni nella vita. Abbiamo amici, lavoro, appuntamenti. Televisione, cellulari, pc. Video, immagini, musica. Questo ci dicono, creando centinaia di cordoni ombelicali che ci fanno sentire presenti, impegnati, senza spazio per i pensieri. E poi in un lampo sei solo. Nessuno conosce i tuoi problemi, nessuno ti conosce davvero. Questo libro mi ha portato a riflettere: sono i quattro ragazzi ad essere invisibili o è il mondo che non li hai mai visti realmente? Così impegnato nella vita frenetica e assurda, e così distratto?
C’è così tanta differenza tra vedere e guardare… Tra ascoltare e capire. A volte occorre ritrovare se stessi, e per farlo servono più esperienze che specchi. Geniale, enigmatico, se questo è solo il primo volume della trilogia cosa ci si riserverà l’autrice negli altri due? Imperdibile. 5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

sabato 1 giugno 2019

RECENSIONE de "Ne basta uno" in COLLABORAZIONE con autrice Gloria Luzi


RECENSIONE de Ne basta uno in COLLABORAZIONE con autrice 

Editore
StreetLib
Data di pubblicazione
19 ott 2017
Lunghezza del libro
74 pagine 


Sinossi 
Non c'è nulla che non vada nella meravigliosa vita di coppia di Bianca e Davide. O forse no? La storia della ricerca del primo figlio raccontata in presa diretta nel diario di una donna che non ha mai voluto arrendersi per raggiungere il suo sogno. Una storia vera dedicata a tutte quelle donne che non devono più sentirsi sole nel duro cammino della fecondazione assistita.

Recensione 
Questo libro-diario mi ha colpito molto, perché tratta un argomento estremamente attuale: la fecondazione assistita. Ho avuto modo, negli scorsi anni, di condividere questa esperienza con una carissima amica, anche lei con il compagno non potendo avere figli “naturalmente“ sono ricorsi alla fecondazione in vitro. Le sono state vicina e so quello che ha passato, le continue visite, gli interventi, le telefonate interminabili con ospedali, cliniche, eccetera.
Anche per lei fortunatamente, come Bianca, la protagonista del libro di Gloria Luzi, è andata bene al primo tentativo ed ora stringe tra le braccia la sua bellissima bambina.
In questo diario tutto è affrontato con un po’ di ironia, perché come dice l’autrice, nei momenti di difficoltà non c’è rimedio migliore che riderci un po’ su. L’obiettivo principale di questo libro infatti è portare un po’ di speranza e di serenità a tutte quelle coppie che hanno iniziato, o si accingono a iniziare, questo arduo viaggio.
Perché durante il percorso bianca affronterà tante paure, pensieri, delusioni e fallimenti, ma avrà vicino al compagno, la famiglia, e soprattutto gli amici sinceri. Tutto il viaggio concentrato in un libro di circa 70 pagine, lo stile di scrittura è semplice, vero, come se l’autrice stessi scrivendo un diario di quello che gli succede giorno per giorno. 

“In ogni singola famiglia è racchiuso un piccolo miracolo… Provate per credere! A costo di rinunce, difficoltà… Ma provate: il viaggio della vita è uno, e vale la pena prenderlo per farsi trasportare in fondo…“
4/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

📌📌📌 RECENSIONE 📌📌📌 LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre Destinazione felicità di Guendalina Bosio in collaborazione con autrice

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