domenica 28 luglio 2019

RECENSIONE de “Una salita per amore. Donne al fronte” di Stefania P. Nosnan in COLLABORAZIONE con autrice


RECENSIONE de “Una salita per amore. Donne al fronte” di Stefania P. Nosnan in COLLABORAZIONE con autrice ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
Copertina flessibile: 142 pagine
Editore: Edizioni Ensemble (1 giugno 2019)
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Recensione
Dopo aver letto alcuni mesi fa “La bicicletta nera” ero impaziente di avventurarmi in questo ultimo romanzo storico della Nosnan, devo dire che non solo mi ha stupita perché non ha deluso le mie aspettative, ma mi ha fatto anche provare forti emozioni e commozione.
In questo breve romanzo, narrato in terza persona, spicca il personaggio di Elena, una giovanissima portatrice carnica.
Siamo nel 1916, immersi nella prima guerra mondiale, e già da un anno il fronte italiano è schierato a Pal Piccolo nei confini friulani e tenta di respingere l'avanzata dell'esercito austro-ungarico per impedirgli di appropriarsi di altri territori.
Il gruppo di portatrici era nato, l'estate dell'anno prima, con la volontà di aiutare il proprio esercito, ogni comunità aveva le sue portatrici, donne giovanissime, caparbie e coraggiose, che avevano scelto volontariamente ogni giorno, di camminare per 20 o più chilometri, appesantite da gerle anche di 30-40 chili, cariche di approvvigionamenti, armi, e soprattutto speranza da portare ai giovani soldati che combattevano in trincea.
Un giorno arrivata al campo base, la giovanissima Elena conosce il tenente Alberto, prova una sensazione strana, amorevole, quel soldato così gentile in mezzo a tanta morte e crudeltà la colpisce.
Ma Elena è restia ai sentimenti, non vuole affezionarsi ed amare una persona che potrebbe perdere la vita sotto il fuoco nemico da un momento all'altro.La narrazione della Nosnan è sempre molto accurata, ci sono molti particolari storici, ma è talmente emozionante che ci fa sperare che al più presto questa feroce guerra finisca e i due giovani si possano finalmente amare e non vedere solamente per pochi minuti al giorno in trincea.


Quel giorno la gerla pesava sulle spalle in modo assurdo. Il peso dei pezzi della mitragliatrice la stava incurvando e rallentando nella camminata. Erano due anni che faceva quella vita e il dolore, che a quel tempo aveva provato, si era congelato. Sembrava che dentro di sé avesse sempre l'inverno...”


Un punto forte del romanzo è sicuramente la prefazione della sciatrice Manuela Di Centa, nipote come l'autrice di una portatrice carnica, che arricchisce il romanzo con una prefazione veramente commovente.
Un libro intenso, un tributo unico a queste incredibili donne che non hanno mai smesso di aiutare, credere, amare.


Non decisero di essere “portatrici” per senso del dovere, ma per amore, per un fortissimo senso di responsabilità verso il paese e appartenenza al territorio.”

4,5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️



martedì 23 luglio 2019

RECENSIONE de Sotto i tuoi occhi di Heidi Perks in collaborazione con casa editrice SEM Libri


RECENSIONE de Sotto i tuoi occhi di Heidi Perks in collaborazione con casa editrice SEM libri
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Editore
SEM
Data di pubblicazione
21 feb 2019
Lunghezza del libro
315
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Sinossi 
Dorset, Inghilterra. Harriet è una donna sposata e piuttosto sola, in cerca di lavoro. Ha un'unica amica, Charlotte, madre di tre bambini. Le due donne sono molto diverse tra loro. La prima ha una vita modesta, fatta di routine e ingabbiata in un rapporto quasi morboso con il marito. Charlotte, invece, è indipendente, gode di una migliore situazione economica, e ha avuto il coraggio di mollare il compagno. Harriet l'ammira molto, ma allo stesso tempo soffre di un complesso di inferiorità nei suoi confronti. Al centro della sua esistenza c'è soltanto sua figlia, Alice, una bambina di quattro anni, con cui ha un legame fortissimo e che non ha mai affidato a nessuno, neanche per un minuto. Decide di farlo per la prima volta in occasione di una festa all'aperto organizzata dalla scuola, perché vuole seguire un corso per trovare un impiego. Così lascia la bambina all'amica, che la accompagna al parco insieme ai suoi tre figli. Lì Charlotte si distrae per pochi secondi guardando il telefono e in quel momento Alice scompare. Come farà a dire a Harriet che la sua unica figlia è sparita sotto i suoi occhi? Harriet, devastata, smette di parlarle, ma due settimane dopo, inaspettatamente, la richiama. La realtà è più complessa di quanto appare e le due donne finiscono entrambe interrogate dalla polizia. Qualcuno sta nascondendo la verità su ciò che è accaduto alla piccola Alice. Tutti hanno dei segreti.

Recensione 
Un thriller psicologico, angosciante, ricco di colpi di scena, che non vi sembrerà di respirare sott’acqua per tutto il tempo. 
Il libro è ambientato in una cittadina dell’Inghilterra dove non si può sfuggire al giudizio delle amiche, mariti, giornalisti, ecc. 
Del romanzo mi è piaciuto molto lo stile narrativo, l’autrice ha utilizzato diversi punti di vista nella storia alternando i capitoli narrati dalle due protagoniste, Harriet e Charlotte, ai capitoli che ha intitolato “presente” e “passato”.
Quindi ci sono continui spostamenti di pov e temporali. 
In noi lettori si instilleranno dei dubbi, ci si chiede se le persone che abbiamo accanto, tutti i giorni della nostra vita, possano essere così diverse e così distruttive a tal punto da non riconoscerle, e farci dubitare perfino della nostra sanità mentale.

“Fissai Brian negli occhi. Erano freddi. Scuri. Un tempo me ne ero innamorata, pensando che fossero pieni di grinta, ma anche dolci. Nel corso degli anni, però, li avevo visti troppe volte controllarmi come se fossi una sua proprietà.”

Ma cosa è disposto a fare un genitore per salvare il proprio figlio? Come si vive sentendosi costantemente manipolati? Dove finisce l’amicizia ed inizia la complicità in un reato? 

4,5 su 5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

venerdì 19 luglio 2019

RECENSIONE de “Absence 2 - L'altro volto del cielo” di Chiara Panzuti


RECENSIONE de “Absence 2 - L'altro volto del cielo” di Chiara Panzuti in COLLABORAZIONE con autrice 

Copertina flessibile: 312 pagine
Editore: Fazi 
Data di pubblicazione: 10 maggio 2018


Recensione
E siamo al secondo volume della trilogia, Chiara Panzuti non ci delude, ma anzi, se possibile, alza ancora di più il tiro.
Azione, rabbia, determinazione, queste le parole chiave del romanzo.
Come nel precedente, all'inizio della narrazione avremo la possibilità, grazie ai diversi pov, di conoscere gli aspetti più nascosti della personalità dei protagonisti, e in questo secondo volume, verrà dato spazio anche ai componenti della squadra Alfa di raccontarsi.

“Ci si abitua alle cose più strane nella vita. Eravamo fantasmi senza identità, intenti a battere le strade di Kuala Lumpur. Aspettavamo lo scadere del tempo, devoti ad una legge soltanto: quella delle coordinate.” 

In questo libro troviamo una Faith decisamente diversa, evoluta, rabbiosa e determinata. 

“Ero al di là della linea di demarcazione, oltre il limite che divideva la vecchia Faith da quella nuova, ero furia opaca e svelta, unghie e morsi, ero tutto quello che Lui non poteva togliermi. Quando mi succedeva, quando veniva fuori quel lato di me, io non avevo più paura. Ma non era coraggio, era.... orribile”

Cosa farà Faith? Sceglierà di combattere con le unghie e con i denti a fianco della sua squadra, la sua nuova famiglia; o deciderà di evolversi lasciandosi mutare definitivamente agli effetti del siero? 

“Quello che era rimasto della disperazione si era trasformato in dolore, quello che era rimasto del dolore si era trasformato in rabbia, e la rabbia, alla fine, ero riuscita a inglobarla”

Aspetto la conclusione nel terzo volume della trilogia...e intanto trattengo il respiro!
5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ 


lunedì 15 luglio 2019

RECENSIONE de “Grado nell'ombra” di Andrea Nagele in COLLABORAZIONE con autrice


RECENSIONE de “Grado nell'ombra” di Andrea Nagele in COLLABORAZIONE con autrice⠀⠀⠀⠀⠀⠀
Copertina flessibile: 220 pagine
Editore: Emons edizioni (9 maggio 2019)
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Recensione
Il secondo volume della trilogia di A. Nagele. Ritroviamo tanti personaggi presenti nel primo romanzo: Grado sotto la pioggia. Per prima la nostra commissaria Maddalena Degrassi che questa volta è alle prese con dei casi di abuso sessuale e omicidio.
Anche in questo psico-thriller l'ambientazione è tra Grado, Trieste, Monfalcone e città limitrofe. Particolare cura, come nel primo volume, è data all'aspetto psicologico dei protagonisti.
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“Niente poteva cancellare quanto era successo, niente sarebbe riuscito a riportarla alla realtà precedente. Le sembrava che il gelo interiore si propagasse anche all'esterno, ghiacciando progressivamente ciò che aveva intorno.”
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Il ritmo narrativo è più sostenuto e incalzante rispetto al primo volume della trilogia, ma resta pur sempre lontano dai classici thriller e non ci sono particolari colpi di scena.
Possiamo dire che questo libro sia auto-conclusivo, ma sicuramente il finale instilla dei dubbi sia nei protagonisti che nei lettori, quindi sicuramente ci sarà il seguito nell'ultimo volume: Grado nella nebbia.
Un thriller adatto a chi si vuole affacciare con cautela a questo genere e non ama troppa tensione emotiva.

domenica 7 luglio 2019

RECENSIONE de “La crisi di coppia ai tempi di internet; quando lo smartphone è il terzo.” Dott Fabiola Pasetti


RECENSIONE de “La crisi di coppia ai tempi di internet; quando lo smartphone è il terzo.” di Dott Fabiola Pasetti in COLLABORAZIONE 

Copertina flessibile, 100 pagine
Data di pubblicazione: 11 gennaio 2019



Recensione 
Un libro tecnico-scientifico che tramite studi e ricerche sia online che “sul campo” porta i lettori ad un arricchimento del tema relazionale di coppia.
Il saggio affronta il tema appunto dei periodi critici nelle coppie di qualunque ambito generazionale e qual è il messaggio che si vuole dare al partner comportandosi in determinati modi in determinate situazioni. Si metteranno inoltre in evidenza anche quali sono stati i risultati delle ricerche negli ultimi dieci anni condotti sull'argomento.
Nell'ultima parte del libro inoltre leggeremo come la stessa psicoterapeuta F. Pasetti ha affrontato due casi nel suo studio, seguendo il modello sistemico-relazionale.
Ho sottolineato degli spunti molto interessanti che ci portano a riflettere:
• L'American Association of Matrimonial Lawyers recentemente ha realizzato che c'è un grande numero di divorzi che citano Facebook come un fattore che ha contribuito allo scioglimento del matrimonio. Nel 2011, oltre un terzo dei casi di divorzio conteneva la parola Facebook.
• Molti sono i romanzi che ad ora parlano del fenomeno: “Tu sei ossessione” - F. Moccia, 2015; “Voglio essere me” - A. Rinaldi, 2017; “La piccola casa in riva al mare” - C. Matthews, 2018; “Quando tutto inizia” - F. Volo, 2017.
Questi libri citati sopra hanno avuto molto successo perché parlano di un tema attuale che coinvolge tantissime persone che ad ora magari hanno solamente il coraggio di parlarne con i terapeuti in una “situazione protetta” e leggendo questi libri molti si riconoscono e rivivono storie simili alla loro.
Il lavoro della dott.sa Pasetti è molto tecnico ed elaborato, porta alla luce e offre una panoramica generale di tutte le ricerche esistenti e presenti a riguardo, da parte degli psicologi, sociologi, filosofi e sessuologi di tutto il mondo, per cominciare a dare una spiegazione a questo fenomeno.
La cosa più importante che è emersa in questo minuzioso lavoro è che l'uso eccessivo dello smartphone non sembra essere “la malattia”, “il problema”, ma sembra essere il sintomo di un particolare sistema relazionale, in un dato momento.
Un testo completo e ben fatto per addetti al settore, o a chi vuole analizzare con occhi scientifici il fenomeno.

📌📌📌 RECENSIONE 📌📌📌 LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre Destinazione felicità di Guendalina Bosio in collaborazione con autrice

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