martedì 31 marzo 2020

RECENSIONE de “Dante e la tartaruga” di Vincenzo Spinelli in COLLABORAZIONE con autore


RECENSIONE de “Dante e la tartaruga” di Vincenzo Spinelli in COLLABORAZIONE con autore

Editore
Il Seme Bianco
Data di pubblicazione
20 nov 2019
Lunghezza del libro
127 pagine 

Dante e la Tartaruga è la storia contemporanea (e folle) di due innamorati che vivono nella periferia bolognese. Stanchi di condurre un’esistenza ai margini della società ed esausti di vacillare perennemente sulla soglia della povertà, decidono di commettere un omicidio per appropriarsi del patrimonio della ricca e odiosa signora Scalpini, così da poter poi rilevare la libreria Shakespeare and Company di Parigi. 
Il protagonista, Dante Chitano, da anni sogna di fare lo scrittore ed Elena Bugetti vorrebbe soltanto vivere serenamente insieme a lui. Riusciranno, al termine di questa avventura surreale e rocambolesca, a coronare i loro sogni?

Un libro, come giustamente descritto nella sinossi, folle e underground. 
Dante Chitano, il nostro protagonista è un giovane scrittore... o almeno tale vorrebbe diventare, anche se fino ad oggi nessuna casa editrice ha preso in considerazione il suo manoscritto dal titolo improbabile e surreale: Nella mente di un pervertito qualunque. 
Un giovane che si trascina in una vita volta più all’auto commiserazione che alla volontà di lavorare o fare qualsiasi cosa che possa mantenere lui e la sua fidanzata Elena, che al momento è costretta ad andare a fare la pulizia dalla megera signora Scalpini, che la umilia e la denigra. 
Uno spaccato di vita moderna, due giovani che tirano a campare tra vizi, droga, psicofarmaci, vino da discount e sesso. 
Ma Dante ha un’idea geniale, o almeno lui lo crede, uccidere la signora Scalpini, non prima ovviamente di farle fare testamento a favore di lui e la fidanzata, ereditando tutti i suoi averi.  Il suo sogno è diventare uno scrittore e comprare la libreria dei suoi sogni a Parigi. 
Tra deliri, visioni; sì perché Dante per almeno metà libro dialoga con i poster appesi in casa come fossero personaggi reali, lo sentiremo parlare con Mark Twain, Spartaco, Dostoevskij, e tanti altri, si svilupperà la storia per l’attuazione di questo piano folle di assassinio. Perché come ribadisce sempre Dante: Mors tua vita mea! 
Il romanzo ha un linguaggio parecchio volgare e scurrile, ma che ben si confà ai caratteri dei personaggi. 
Forse io avrei un po’ glissato su tutti quei dialoghi immaginari tra Dante e i personaggi storici e anche talvolta sulle scene di sesso un po’ accese... 
Resta comunque secondo me un libro veramente particolare che ho apprezzato e che ho letto tutto d’un fiato in poche ore. 
4,25/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

martedì 24 marzo 2020

RECENSIONE de “Tutto inizia adesso. 500 intenzioni ad alto voltaggio“ di Armando Zoff in COLLABORAZIONE con autore


RECENSIONE de “Tutto inizia adesso. 500 intenzioni ad alto voltaggio“ di Armando Zoff in COLLABORAZIONE con autore 

Tutto inizia adesso. 500 intenzioni ad alto voltaggio di Armando Zoff

Editore
Alto Voltaggio
Data di pubblicazione
1 dic 2019
Lunghezza del libro
250 pagine 

Premetto che conosco Armando, l’autore di questo libro, da circa tre mesi, e se dovessi pensare a lui con un aggettivo il primo che mi viene in mente è: tosto! Come anche lui d’altra parte ama definirsi. Armando va spesso controcorrente, e lo fa dicendo quello che pensa e che sente,  “senza peli sulla lingua”, con un linguaggio forte e senza filtri. Quindi amici lettori, quando leggerete questo libro non aspettatevi un classico libro di autoconsapevolezza e consolatorio, perché TUTTO INIZIA ADESSO è schietto, sbalorditivo, sveglierà la vostra coscienza e le parole contenute spesso arrivano dirette e ti scavano dentro. 
Ma è un libro che ho gustato appieno, anche nei tratti più “duri”, perché per quanto mi riguarda, ha abbattuto alcuni miei limiti e pregiudizi... certo la strada è lunga per chiunque voglia migliorare ogni giorno sé stesso, ma come dice Zoff: gli insuccessi e le sofferenze sono scalini verso l’alto della nostra esistenza. 

“Le mie opere raccontano di contrasti, illusioni e incomprensioni, più che di idilliache situazioni, ma non perché la mia vita non sia costellata di gioia e risate, anzi. Semplicemente è una scelta. Purtroppo la nostra visione parziale ci porta a vedere i conflitti come qualcosa con sola valenza negativa, ma in realtà ogni tensione e sofferenza sono soltanto ombre che si stanno preparando a spiccare il volo verso la luce. Volenti o nolenti, il contrasto ha una funzione fondamentale nella nostra vita, perché ogni volta che accade è come una bussola che ci riorienta, obbligandoci a riposizionarci e capire chi siamo, cosa vogliamo e cosa sarebbe invece necessario abbandonare, ovvero le nostre attitudini tossiche, frutto di condizionamenti e sensi di colpa che si sono materializzati in programmi automatici che scattano contro la volontà dell’io razionale.”

L’incipit stesso del libro è una potenza:

“Ma piantala! Piantala una buona volta di pensare nottetempo a come trovare qualcuno che ti riempia l’esistenza! Quest’ossessione è la tua sventura e quando lo capirai inizierà il tuo viaggio verso la libertà. Nessuno potrà mai colmare il tuo vuoto, solo tu puoi farlo.”

Il testo dopo una breve prefazione entra nel vivo ed è diviso in 500 punti. Sì avete sentito bene: 500 punti, di riflessione, di racconti di esperienze personali, di spunti per aprire la nostra mente. Armando ha dedicato molti anni della sua vita a studiare e approfondire la sua conoscenza, a superare i suoi limiti.

“Non scrivo libri concettuali per compiacere il lettore, affinché si senta dire ciò che vorrebbe sentirsi dire, semmai il contrario, perché le mie pagine, come pure i workshop che conduco, sono anche ustionanti e scandalose, per il senso comune di percepire le cose. D’altro canto le fette di prosciutto cadono dagli occhi soprattutto quando un’onda d’urto si abbatte su di noi...”

Cosa ha visto Zoff dopo vent’anni di cammino psico spirituale percorso con tanta dedizione? 
Beh... tante cose, e i suoi quattro libri precedenti sono lì a testimoniarlo.
Una volta fu chiesto all’autore: ma perché ti sei messo nelle situazioni che hai descritto? Non puoi viverti la tua vita tranquillamente senza bisogno di fare tutte queste cose che poi ti procurano delle sofferenze così forti?
Lui rispose: “È difficile che tu possa capirmi, perché le prospettive spirituali e psicologiche non ti sono mai interessate. Sono approcci esistenziali, una volta che ci sei entrato dentro, non riesci più a vivere come prima, perché la voglia di continuare a indagare su quel mistero che siamo noi stessi e che è l’universo diventa un impulso vitale e irrinunciabile. 
La sofferenza psichica viene messa in conto, fa parte del gioco, anzi della vita,  non può essere evitata da nessuno, però si può imparare a viverla senza soffrirne. Io non sono certo la persona che ero prima di iniziare! Anche grazie alle sofferenze trascorse adesso sono più evoluto, più responsabile, più saggio e autonomo.
Quindi cari amici lettori, se volete uscire dagli schemi e indossare abiti mai messi l’unica cosa da fare è leggere questo splendido libro. 
5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

domenica 22 marzo 2020

RECENSIONE de “In punta di sangue” in COLLABORAZIONE con autrice Francesca Tofanari


RECENSIONE de “In punta di sangue” in COLLABORAZIONE con autrice 

In punta di sangue di Francesca Tofanari

Data di pubblicazione
3 dic 2019
Lunghezza del libro
152 pagine 

Un cassonetto. Nel cassonetto una Birkin So Black di Hermès. Nella Birkin un paio di scarpette da ballo. Quattro amiche con la passione per lo shopping diventano una improbabile squadra investigativa. Tra comportamenti al limite della legalità, un direttore del balletto piagnucoloso, un ex attore di fotoromanzi, un Danny De Vito di noi altri e il gatto RudolfNureyev, riusciranno a risolvere il mistero della ballerina scomparsa? "In punta di sangue" è un'opportunità per conoscere meglio il dietro le quinte del mondo della danza. Un mondo tanto affascinante ma che rischia di scomparire.

Recensione 
Buongiorno cari amici lettori, 
quello che ci salta subito agli occhi di questo romanzo è sicuramente la cura con la quale è stato realizzato, dalla copertina, alle pagine lucide e patinate, ai disegni presenti all’interno, il tutto ovviamente ideato e concretizzato dall’autrice. 

“Se c’era una cosa che l’ispettrice Maria Allegra Galli proprio non sopportava, era che la disturbassero mentre stava facendo shopping il sabato mattina in piazza. Per lei, quelle due ore in compagnia delle amiche, per prendere un caffè e un cornetto integrale al bar e poi tuffarsi tra i capi firmati a prezzo conveniente al banchino del mercato, erano sacre. 

La trama è veramente molto scorrevole e accattivante, la narrazione è semplice e divertente, pur trattandosi di un giallo. 
Infatti la maniera con cui indaga Maria Allegra è veramente particolare, e il quartetto formato da lei e le sue amiche, fanatiche di shopping 🛍 e gossip, ci ricorda molto la serie tv “Sex and the city”. 
Lo stile narrativo è frizzante, degno di una commedia, i personaggi sono molto divertenti, insomma pur indagando su un caso di omicidio, l’ispettrice protagonista ci fa sorridere dall’inizio alla fine del libro. 
Insomma è stata una lettura veramente piacevole, ho apprezzato tantissimo il packaging del libro, non ho trovato nessun refuso pur essendo un auto pubblicato. 
Lo consiglio vivamente. 

Maria Allegra credeva moltissimo nella legge di Murphy e aveva il suo personale paradosso murphologico: “se le cose sembrano finalmente andare per il verso giusto, c’è qualcosa di cui non stai tenendo conto “. 
4,25/5 🌟🌟🌟🌟🌟


giovedì 19 marzo 2020

RECENSIONE de La casa che era nostra di Louise Candlish per il #gdlthrillercaffe


Buongiorno cari amici lettori, 
per la tappa di marzo 2020 del GRUPPO DI LETTURA #gdlthrillercaffe,organizzato da me, abbiamo letto:

La casa che era nostra di Louise Candlish

Ringrazio innanzitutto la casa editrice Dea Planeta per avermi fornito l’eBook 

🏡🏡🏡 FINO A DOVE SIETE DISPOSTI A SPINGERVI PER NASCONDERE UN SEGRETO?! 🏡🏡🏡

Editore
DeA Planeta Libri
Data di pubblicazione
22 ott 2019
Lunghezza del libro
460 pagine 

📖📖📖 𝐂𝐡𝐢 è 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 a partecipare al gruppo di lettura mi scriva... siete i benvenuti!!! 📖📖📖


Non può essere vero. Deve esistere una spiegazione. Perché nell'imboccare la via dove abita, in un ricco e tranquillo quartiere residenziale alle porte di Londra, Fiona Lawson vede qualcosa di inconcepibile: una coppia di estranei intenta a traslocare al numero 91 di Trinity Avenue. Casa sua. La stessa in cui lei e il marito, Bram, abitano insieme ai figli a settimane alterne, da quando il tradimento di lui li ha portati alla separazione. Mentre l'amica e vicina Merle accorre in suo aiuto, i tentativi di Fiona di mettersi in contatto con quello che legalmente è ancora suo marito non danno alcun frutto. Bram è sparito, volatilizzato nel nulla. Tutto lascia pensare che abbia trovato il modo di vendere Trinity Avenue all'insaputa di Fiona, per trasferire il ricavato su un conto segreto e far perdere le sue tracce. La domanda che rimbalza ossessiva nella mente di Fiona e del lettore è una sola: perché? 
Segreti, ricatti, ripicche e menzogne abbondano in questo racconto a due voci di un matrimonio - e di un pugno di vite - deragliati in un tumultuoso innescarsi di reazioni a catena. Perché basta un istante per capovolgere tutto ciò che crediamo di sapere sul conto di noi stessi e di coloro che amiamo.

Che dire..: un thriller, un giallo, un intreccio magistrale... questo romanzo di 460 pagine si legge benissimo in un giorno, tant’è la curiosità di sapere, una pagina dietro l’altra, se la follia dell’animo umano ha limiti ancora da superare.
I protagonisti Fiona e Bram, ci parlano in prima persona, la struttura narrativa è a POV alternati: Fiona ci parla attraverso un crime podcast della trasmissione televisiva “La vittima”, Bram ci lascerà un documento Word invece, della sua versione dei fatti. 

“Mi chiamo Fiona Lawson e ho 42 anni. Non so dirvi dove abito, ma solo dove abitavo, dato che sei settimane fa mio marito ha venduto la nostra casa senza avvisarmi e chiedermi il permesso. 
Lo so dovrei dire “dichiaro che”, dovrei dirlo prima di ogni frase perciò dirò così: “dichiaro che” tutto quello che racconterò in questa intervista corrisponde al vero. Perché i contratti legali non mentono, giusto? E l’autenticità della sua firma è stata confermata dagli esperti. 
Sì, i dettagli devono ancora essere chiariti, inclusa l’identità del suo complice, ma come potete vedere devo ancora scendere a patti con l’unica cosa che conta, e cioè col fatto che non ho più una casa. Non ho più una casa.” 

Se lo consiglio?? Assolutamente sì, credo che sia uno dei thriller più belli mai letti! 
5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

domenica 15 marzo 2020

RECENSIONE de “Il solstizio del cuore” di Stefano Ricchiuti in COLLABORAZIONE con autore


RECENSIONE de “Il solstizio del cuore” di Stefano Ricchiuti in COLLABORAZIONE con autore 

Editore
Tempra
Data di pubblicazione
1 gen 2019
Lunghezza del libro
96 pagine 

Sul finire dell'Ottocento il gentiluomo Claudio Spillari compie un viaggio, dapprima in treno e poi in carrozza, da Grosseto verso la città di Roccaviva per curare l'affare di famiglia relativo alla vendita della villa ereditata dai suoi genitori. Prima di giungere a destinazione la successione di immagini, rappresentative del paesaggio, lo inducono ad una profonda meditazione. Una volta lì, in procinto dell'incontro con un potenziale acquirente dell'immobile, il ritrovamento di una lettera ricondurrà Claudio all'amore travolgente vissuto vent'anni prima con Costanza, ciò comprometterà la trattativa. 

Sopravvivono dentro ognuno di noi ricordi, misteri e radici che riaprono talune fessure di luce nelle notti oscure dell'anima. 

“Claudio Spillari detestava il suo passato poichè in esso vedeva ormai sopravvivere solo grandi nostalgie o dolori, e aborriva anche il suo stesso presente nel quale, nascosti, sopravvivevano gli antichi retaggi malinconici di ciò che fu. 
Questa oppressione derivava dalla sterilità del succedersi quotidiano che soffocava qualunque moto dello spirito, qualsiasi emozioni, in quanto – consapevole o meno – egli aveva sperimentato che la sopravvivenza stessa, altro non era, che una forma particolare di malattia che abbisognava o quantomeno degna.”

Questo romanzo è veramente molto particolare... sebbene molto breve, è veramente intenso, e va decantato e assaporato come un buon vino 🍷 
L’autore ha uno stile narrativo unico, sembra quasi poetico, sinuoso, lieve e sussurrato. Le descrizioni degli ambienti, della natura, dei sentimenti sono viscerali e al contempo delicati. 
Parlando con l’autore ho scoperto che lo stesso, fin da ragazzo, è stato un amante di Italo Calvino, Gabriele D’Annunzio, Oscar Wilde e Shakespeare... infatti quando leggeremo questo romanzo ne sentiremo fortemente la loro influenza. 
L’autore stesso dichiara: “Io, per stare bene, devo scrivere in un modo in cui ogni frase esprima qualcosa che sia nel contempo emotivo e musicale, qualcosa che parli di me e che possa anche essere recitato in un monologo attoriale.”
Quindi, cari amici lettori, l’opera di Ricchiuti è un racconto psicologico; che attraverso le parole del protagonista Claudio, che scava nei suoi ricordi alla ricerca di un amore vissuto più di vent’anni prima, conduce il lettore stesso a scavare dentro la propria anima e pensieri.
Mi sento di consigliarlo a chi vive senza fretta, a chi assapora gli attimi, amanti dei romanzi storici e “di pancia”. 

“È davvero misero chi non conosce tale verità, ed è incompleto l’animo di colui che attinge solo dalla schiuma alla bocca dell’esistenza, accontentandosi di ciò che vede.”
4,25/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

mercoledì 11 marzo 2020

RECENSIONE de “L'amore è un contratto” di Ilenia Toffanin in COLLABORAZIONE con autrice


RECENSIONE de “L'amore è un contratto” di Ilenia Toffanin in COLLABORAZIONE con autrice 

Data di pubblicazione
26 lug 2018
Lunghezza del libro
314 pagine 

Sinossi 
Alexandra Stefani ha giurato a sé stessa che non si lascerà più rovinare la vita dalle azioni altrui. Per questo trova rifugio a Londra dove, in pochi anni, è diventata un avvocato di successo, specializzato in diritto immobiliare. E la sua vita londinese sta andando proprio come lei desidera fino a quando non conosce Richard Dixon, magnate dell'industria cinematografica internazionale che, con il suo modo di fare non proprio trasparente, sembra deciso a sconvolgerle i piani.
Ma il passato di Alex tenta di riemergere e lei si trova a lottare tra l'attrazione per Richard ed il desiderio di seppellire per sempre gli errori commessi, dando il via ad un complicato tira e molla fatto di scontri e ripicche che mettono a dura prova la resistenza di entrambi.

Recensione 
Come anticipato nella sinossi, l’intero romanzo verte sulla storia d’amore, un proprio e vero “tira e molla”, tra la protagonista Alex e il ricco e belloccio imprenditore cinematografico Richard. 
Alex è una ragazza che si è fatta da sé, perché la vita l’ha sottoposta, fin da ragazzina, a una vita per niente facile...

“La mia adolescenza è stata un susseguirsi di psicologi ed assistenti sociali. I miei genitori sono morti in un incidente stradale quando avevo 15 anni. Non ho mai accettato questo fatto perché la mia famiglia era tutto il mio mondo; i miei erano persone meravigliose ed io ho sviluppato una furia cieca nei confronti di tutto e di tutti. A scuola il mio rendimento ha continuato ad essere eccellente ma a volte, senza nessuna ragione apparente, perdevo la testa; gli attacchi di ira erano terribili, distruggevo tutto quello che avevo  a portata di mano.”

È una commedia d’amore, fresca e frizzante, ovviamente come ogni romanzo rosa è facile cadere in cliché e situazioni ridondanti, io avrei tagliato un po’ delle scene a volte ripetitive e forzate: le feste in discoteca o qualsiasi altro locale della “Londra bene” , i vestiti all’ultima moda e ovviamente i tacchi vertiginosi minimo da 12 cm...
Per il resto ho apprezzato molto il lavoro di correzione, revisione ed editing del romanzo, pur essendo un autopubblicato ho trovato un solo refuso in più di 300 pagine. 
Un romanzo molto scorrevole e anche un pizzico divertente, insomma una lettura consigliata a una fascia di età giovane e amante del romanzo rosa. 
3,5/5 ⭐️⭐️⭐️

martedì 10 marzo 2020

RECENSIONE de “2045. Lettere da un passato futuro“ di Marko D'Abbruzzi in COLLABORAZIONE con autore


RECENSIONE de “2045. Lettere da un passato futuro“ di Marko D'Abbruzzi in COLLABORAZIONE con autore e casa editrice

Editore
Immagina Di Essere Altro
Data di pubblicazione
17 nov 2018
Lunghezza del libro
312 pagine 

CHI DIMENTICA IL PASSATO È VITTIMA DEL FUTURO 

Mai come in questo momento, così difficile per l’Italia e il resto del mondo a causa del corona virus, leggere un distopico risulta così reale e vero...
Il romanzo descrive una Roma sopravvissuta alla terza guerra mondiale con annesse epidemie batteriche, crisi ambientali e sopravvento di una tecnologia che di umano ha ben poco. Roma e i suoi abitanti sono controllati in ogni aspetto da un sistema informatico chiamato "cloud", alimentato dalla condivisione in rete dagli stessi uomini. 
Fuori dalla città, tuttavia, ci sono le "Zone Rosse". Chi scappa da Roma, chi diventa un indigente, chi non fa più parte del sistema, per così dire, finisce lì: fuori vi sono epidemie, gli infetti, i predatori e i razziatori. 
Il nostro protagonista, Luca, si ritrova anch’esso indigente: i suoi amici lo abbandonano immediatamente e lui attende di essere denunciato alle autorità per essere ricollocato in una vita socialmente utile. Ed è proprio in questo momento che Luca viene rapito da alcuni sconosciuti e portato nelle Zone Rosse, dove inizia la sua nuova vita tra sopravvivenza, azione e violenza. 
Una cosa che mi è piaciuta moltissimo è la descrizione precisa di Roma, le strade, i quartieri, e le zone rosse con i diversi tipi di vita che conducono i personaggi, in particolare il tema della lingua: gli abitanti delle periferie parlano la "lingua povera" sono analfabeti e il loro linguaggio è un misto di inglese e italiano, mentre la lingua dei cittadini romani è l'italiano moderno informatizzato da parole tecniche. 
Il linguaggio è maturo e la parte di editing è molto curata, la trama veramente avvincente e mai scontata. 
Insomma un Distopico con la D maiuscola. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, la storia è molto strutturata.
Sperando in un seguito... Lo consiglio vivamente!
4,5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

mercoledì 4 marzo 2020

RECENSIONE de “Cuore di mamma: Diario di viaggio nella maternità e nella prima infanzia” di Natalia Denegri in COLLABORAZIONE con casa editrice Infinito Edizioni


RECENSIONE de “Cuore di mamma: Diario di viaggio nella maternità e nella prima infanzia” di Natalia Denegri in COLLABORAZIONE con casa editrice Infinito Edizioni

Editore
Infinito Edizioni
Data di pubblicazione
25 ott 2018
Lunghezza del libro
192 pagine

Un buon testo semplice e dinamico, sviluppato in capitoli che partono dal desiderio di maternità fino a raggiungere l’età infantile di due o tre anni. 
Come dice la sinossi: quello che avete in mano è un ottimo manuale di base per essere o prepararsi a essere delle buone madri che non rinunciano essere anche donne compagne o mogli.
Sono sicura che noi mamme vogliamo essere le migliori e cerchiamo di superarci ogni giorno nel nostro compito. Non è sempre facile. 
C’è molto da imparare: le circostanze, il mondo che ci circonda, cambiano costantemente, mettendoci di fronte a nuove sfide e noi dobbiamo preparare i nostri piccoli ad affrontarle con successo. Dobbiamo inoltre aiutarli nel raggiungimento del loro grande obiettivo: essere felici. 

Si parla di allattamento, di come calmare il neonato, le prime sfide, l’educazione “senza ansie”...

Ci impegniamo così profondamente nel cercare di essere genitori responsabili che molte volte entriamo in un circolo vizioso, provando a spingerci sempre più oltre e utilizzando strumenti sempre migliori. Vogliamo svolgere il nostro compito nel miglior modo possibile e arriviamo a un punto in cui questo ci crea moltissima ansia. Mi è successo esattamente la stessa cosa e mi sono ritrovata a chiedermi: “Cosa faccio per prendere la decisione migliore?”

Si parla anche di un argomento molto attuale come i social network, raccomandandosi di valutare molto bene prima di pubblicare un’immagine, un video, una storia o un commento, dobbiamo sempre soppesare le conseguenze che questa azione può provocare nel presente e nel futuro dei nostri bambini. 
Un altro argomento che ho trovato molto interessante è la lettura. Non esiste un’età minima per iniziare a mostrargli i libri poiché esistono varie alternative appropriate all’età sia nel contenuto che nel materiale. Così ad esempio già pochi mesi può avere il suo stock di libricini di plastica o di stoffa, senza agenti tossici. Man mano che cresce, puoi cambiare con altri suggeriti per la sua età e per la sua fase di crescita. 
Comunque ribadisco, non esiste un manuale della “madre perfetta” possiamo avere la migliore inclinazione del mondo, prenderci il tempo per cercare, chiedere e raccogliere informazioni, analizzare,  ma dobbiamo però tener presente che siamo pur sempre essere umani e, come tali, avremo sempre un margine di errore.


domenica 1 marzo 2020

INTERVISTA a Vittorio Larovere di Tantilibriecaffe


INTERVISTA a Vittorio Larovere di Tantilibriecaffe 


✔️ Buongiorno Vittorio, parlaci un po’ di te...
Mi chiamo Vittorio Larovere, ho 22 anni e sono uno sviluppatore informatico ma la passione per la scrittura mi accompagna fin da bambino. 
Dopo diversi anni di storie nel cassetto, ho deciso di affacciarmi al mondo autopubblicando la mia opera su Amazon.
“Il guardiano e la bambina" ha però qualcosa di speciale e la mia intenzione era quella di condividerlo con più persone possibile. Questa possibilità è arrivata grazie a Leone Editore.

✔️Cos'ha di speciale il tuo nuovo libro?
“Il guardiano e la bambina" racconta il legame tra Anter ed Emia, due persone che non avrebbero dovuto mai incontrarsi ma che per uno scherzo del fato vengono legati nel modo più profondo possibile: con la vita.
Il mondo in cui sono ambientate le vicende è vivo e dettagliato, pieno di trame ed eventi che coinvolgeranno i due protagonisti in modi impensabili. 
Per averne un assaggio, potete trovare il primo capitolo in anteprima su Bookroad.

✔️Che cos'è Bookroad?
E' la piattaforma di Leone Editore dedicata agli scrittori emergenti. 
“Il guardiano e la bambina" ha la possibilità di mostrarsi nelle librerie di tutto il Paese, ma per farlo deve raggiungere le 200 prenotazioni entro sei mesi dall'inizio della campagna.
È un'occasione preziosa per mostrare la mia visione al mondo e non ho intenzione di rinunciarci!

📌📌📌 RECENSIONE 📌📌📌 LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre Destinazione felicità di Guendalina Bosio in collaborazione con autrice

  📌📌📌  RECENSIONE  📌📌📌 LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre  Destinazione felicità di  Guendalina Bosio in collaborazione con a...