domenica 31 maggio 2020

RECENSIONE de “Cosa rimane dei posti dopo la gente: Racconti giovanili” di Elio Picardi in COLLABORAZIONE con casa editrice & MyBook


RECENSIONE de “Cosa rimane dei posti dopo la gente: Racconti giovanili” di Elio Picardi in COLLABORAZIONE con casa editrice 

Cosa rimane dei posti dopo la gente di Elio Picardi

Inaugurazione della nuova rubrica: LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre 

Editore
& MyBook 
Data di pubblicazione 
01 febbraio 2019
Lunghezza del libro 
104 pagine 
               
L’autore in questo libro si ispira alla narrativa minimalista e rende omaggio al suo ispiratore Raymond Carver con piccolissimi, ma incisivi racconti, alcuni dei quali scritti nel lontano 1995. 
Picardi porta il lettore a capire che il nostro passaggio, la nostra vita e, le azioni che compiamo tutti i giorni, non sono fini a se stesse, ma tutto, proprio tutto, è collegato! 
Le nostre emozioni provate nel presente determineranno le emozioni che proveremo nel futuro, gli stessi luoghi che noi frequentiamo avranno l’impronta del nostro passaggio e nulla di ciò che noi compiamo vivendo, cadrà nel vuoto. 
Tutto è uno, e l’universo ha memoria di tutti i nostri comportamenti. 
L’autore fa parlare i protagonisti in prima persona rendendoci così più partecipi alle vicende e delineando le idee e i pensieri dei personaggi stessi. 
La scrittura è scorrevole, se non per alcuni racconti, che narrano vicende surreali e quasi oniriche. 
Nell’insieme è godibile e lascia un messaggio: l’amore alla fine vince!
4/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

sabato 30 maggio 2020

RECENSIONE de “Il Divoratore” di Aligi Pezzatini e Simone Gambineri in collaborazione con autori


RECENSIONE de “Il Divoratore” di Aligi Pezzatini e Simone Gambineri in collaborazione con autori 

Il Divoratore 
L'Officina del Fantasy - Simone Gambineri & Aligi Pezzatini 

Copertina flessibile
320 pagine
Data di pubblicazione 
29 febbraio 2020

Sul mondo di Esperia la tecnologia sta lentamente declinando, apparentemente senza motivo. Anche per scoprirne le cause, una giovane archeologa sta conducendo degli scavi, ma viene ferita a morte da un colpo di pistola dopo aver rinvenuto uno strano manufatto. 
Per salvarsi si vede costretta a stipulare un patto con un essere, definito dalle leggende come maledetto, che concede un grande potere ma al prezzo della sua anima. Sarà l'unica via anche per svelare i più grandi arcani del suo mondo, sostenuta in questo da un nuovo, inaspettato amore. 

“Solo nel mondo del Divoratore capirete quale sia il vero senso di un'emozione.” 

Un fantasy con parecchi argomenti, più o meno riconducibili al mondo reale, colpi di scena e domande a cui rispondere. 
La protagonista principale è Altea, una giovane archeologa, specializzata in lingue antiche. 
Scritto a quattro mani, gli autori ci trasportano in un'avventura ricca di colpi di scena e di battaglie con creature Demoniache. 

“Tendi la mano verso di me e introduci nel profondo della mia oscurità” - disse l’Abissale con un tono stranamente melodioso. “Quando sentirai qualcosa prendere forma afferrala con fermezza e la Falce della Memoria sarà tua: con essa  otterrai per sempre la superiore forza necessaria per manovrarla con la dovuta potenza, e le arti della battaglia non avranno più segreti per te!”

Ci sarà una riflessione finale della protagonista che mi ha colpito molto: 

“Cosa sarebbero un uomo o una donna senza la complessa interazione di tutte le emozioni che albergano nel loro cuore e nella loro mente? Cosa succederebbe se alcune di queste emozioni venissero a mancare e le risposte emotive fossero governate solo da un numero limitato di emozioni? Io l’ho provato, a mano a mano che perdevo qualcosa in conseguenza di ogni dono che Enàbram mi concedeva, e certe volte mi sembrava come se ciò che mi accadeva stesse succedendo a qualcun altro, senza alcun mio coinvolgimento diretto. A ripensarci adesso, non era fatto una bella sensazione, come non lo è stata quando ero dominata solo dalla rabbia. Ma non so se essere dominata solo dall’amore e dalla speranza sarebbe stato meglio: ogni emozione, anche la più positiva, può essere dannosa da sola perché comporta il rischio di renderci incapaci di giudicare correttamente il mondo circostante e le altre persone. Se c’è una cosa ho imparato da questa esperienza, è che tutte le emozioni sono importanti e che solo quando esse sono in equilibrio tra loro ogni persona può dirsi vera e umana.
4/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

lunedì 25 maggio 2020

RECENSIONE de “I DIFENSORI DELLA CITTÀ: La nascita dei nuovi supereroi” di MARCO ASTOLFI in COLLABORAZIONE con autore


RECENSIONE de “I DIFENSORI DELLA CITTÀ: La nascita dei nuovi supereroi” di MARCO ASTOLFI  in COLLABORAZIONE con autore

I difensori della città. La nascita dei nuovi supereroi di Marco Astolfi

Editore
GWMAX 
Lunghezza del libro 
260 pagine 
Data di pubblicazione 
02 febbraio 2019

 TUTTI SIAMO SUPEREROI... QUAL È IL VOSTRO SUPERPOTERE?!?

“Cerchiamo altrove gli eroi, quando, invece, sono sempre stati accanto a noi. Fin dall’inizio“ 

Questa la dedica dell’autore all’inizio del suo romanzo, direi azzeccatissima per il suo libro che ci parla e ci insegna dei solidi principi. 
Un romanzo fantastico, indubbiamente, ma anche la storia di due ragazzi ordinari, che faranno cose straordinarie. 
Eleonora e Marco, per puro “accidente“ si ritrovano, loro malgrado, mutati in supereroi. 
Questo “dono“, o questa maledizione, diventa occasione di travagliate riflessione su sé stessi e sulla vita. 
I ragazzi comprenderanno ben presto che avere dei talenti non equivale ad esserne, naturalmente, all’altezza. Perché constateranno ben presto che i poteri acquisiti richiederanno la continua coltivazione, la ricerca del piano etico e morale, il coraggio della scelta.

“Mi chiamo Marco ed è importante che mi riesca di farvi capire l’importanza di avere una vita ordinaria, una vita incentrata sulla semplicità. 
Comunemente saremmo portati a pensare che tutto ciò sia così triste, patetico, sembrerebbe quasi di andare sprecando il tempo a nostra disposizione su questo misero pianeta. Ci ripetiamo, invece, bisogna cogliere l’attimo, essere sempre sulla cresta dell’onda. Insomma, correre a 100 all’ora senza fermarsi è il solo modo per assaporare l’esistenza. 
Io ho provato a correre, anzi a volare a 100 all’ora e persino più veloce. 
Sapete che cosa ho scoperto? 
Ho capito che bisogna rallentare, se non addirittura fermarsi e guardarsi un po’ attorno. Diamo per scontati gli affetti delle persone care, l’amore che solo chi ci vuole bene davvero è in grado di donarci. Utilizziamo il nostro tempo per sprofondare volutamente in un mare di superficialità, obbligandoci ad essere parte di una società priva di audacia. Concludendo, il tempo è un regalo e bisogna sfruttarlo al meglio prima che sia troppo tardi, perché una volta sprecato nessuno lo ridarà più indietro.”

“Il mio nome è Eleonora e fino a poco tempo fa era una ragazza normale. 
Ma che cosa significa essere normale? Significa essere fortunati. Semplicemente e maledettamente fortunati. E, purtroppo, questa cosa è sorprendentemente sottovalutata. Fortunati a camminare, correre e respirare. Fortunati a parlare, a ridere e poter giocare. Fortunati a passeggiare per strada sentendosi al sicuro. Fortunati a non essere soli, ad avere una famiglia, ad avere degli amici. Fortunati ad essere innamorati. 
Vivere con quella fortuna di poter costruire un futuro. Sapete qual è la fregatura di tutta questa buona sorte? 
Ci rende incredibilmente deboli, fragili, vulnerabili. Ci rende spesso incapaci di reagire alle difficoltà, le prove che la vita ci pone davanti. 
Pensiamo paradossalmente che tutto sia immutabile, che duri per sempre. Ma quel “per sempre“ non esiste. Mai. 
Ma la verità è che quelli realmente fortunati sono i guerrieri. Quelle persone che, nonostante tutto, si sono fatti beffe delle problematicità, reagendo con coraggio contro quanto potesse essere complicata la loro esistenza. 
Coloro che combattono devono essere acclamati, perché non fingono.”

Lo stile narrativo è in prima persona, cosa che io apprezzo moltissimo, e da diversi POV. Questo ci rende la storia tangibile e ci consente di immedesimarci completamente nell’animo dei personaggi.

“Possiamo dunque dire che qualsiasi uomo è potenzialmente un eroe? Un supereroe alla conquista di sé?”

4,5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

domenica 24 maggio 2020

RECENSIONE de “Un intero attimo di beatitudine. A diciotto anni, l'amore può cambiare tutto. In un solo, indimenticabile istante” di C. H. Parenti in collaborazione con casa editrice DeA Planeta Libri


RECENSIONE de “Un intero attimo di beatitudine. A diciotto anni, l'amore può cambiare tutto. In un solo, indimenticabile istante” di C. H. Parenti in collaborazione con casa editrice

Editore
DeA Planeta Libri
Data di pubblicazione 
26 marzo 2019

Lunghezza del libro 
383 pagine

Pochissime parole per descrivere questo romanzo: meraviglioso, struggente, straordinario. Ambientato in un piccolo borgo alle porte di Siena, narra la storia di Arianna e Daniel. 
Un amore così grande, infinito, particolare, la Parent riesce a farcelo arrivare appieno, con una scrittura in prima persona e dai diversi POV.
Ci sono dei temi molto importanti come la genitoriali ta, la malattia, l’adolescenza. Un’età molto, molto delicata, i diciott’anni. Arianna è in balia delle emozioni per un padre non presente e vive la sua vita sconsideratamente.

“Ho gli occhi di mio padre, ma non vedo il mondo come lui. Non so chi sono e non so cosa voglio. Forse è per questo che lui se n’è andato a conquistare il mondo senza di me, abbandonandomi qui come spazzatura.”

Una storia che ci farà provare sensazioni uniche, sicuramente è un romanzo, se non il romanzo d’amore, finora più bello mai letto. C’è un’infinita bellezza nelle parole dell’autrice che ci riempiranno il cuore per tantissimo tempo.

“La bellezza è qualcosa per cui vale la pena di vivere. Nei momenti in cui ce la troviamo davanti e la ammiriamo in tutta la sua purezza, tutto, anche il tempo, si ferma. Così all’improvviso, dentro di noi, diciamo sì alla vita. È questo il famoso “attimo di beatitudine” che cita Dostoevskij alla fine de Le notti bianche.”

Un libro che consiglio davvero con il cuore a tutti!

“In fondo non è il tempo a dare la misura di un amore. Anche se vive solo per una manciata di giorni, un amore può lo stesso essere infinito.”
5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

martedì 19 maggio 2020

INTERVISTA a Stefano Ricchiuti di Tantilibriecaffe


INTERVISTA a Stefano Ricchiuti di Tantilibriecaffe 


✔️ Prima di tutto parlaci di te: quali sono le tue passioni, i tuoi hobbies, il tuo lavoro....

1. Sono sostanzialmente un ragazzo semplice, che tuttavia coltiva molte passioni: mi piace la letteratura, lo studio del comportamento umano, i manga, il cinema, le serie TV, ecc. 
A livello professionale sono un giocatore professionista di golf e un maestro della Federazione Italiana, autore di due testi di manualistica sportiva, uno dei quali ha ricevuto una menzione speciale del CONI, prima volta nella storia italiana per un testo legato al golf. 

✔️ Parliamo del tuo libro “Il solstizio del cuore”, che ho letto a gennaio e mi ha colpito moltissimo soprattutto per lo stile di scrittura ✍️....

2. “Il solstizio del cuore” è un romanzo che certamente risente dell’influenza della mia passione per un certo tipo di letteratura. Si tratta di una storia ambienta verso la fine dell’Ottocento, il cui scopo principale è quello di dar risalto alle piccole o grandi emozioni e sensazioni che rendono la vita degna di essere chiamata con questo nome.

✔️ Ami leggere? Se sì, quali sono i tuoi autori e generi preferiti?!

Sì, certamente amo leggere, anche perché scrivere senza leggere dovrebbe essere considerato un reato! 
Scherzi a parte, sono più che altro un lettore di classici, ma non disdegno ovviamente anche testi di altro tipo, sia di narrativa che di saggistica, e adoro leggere anche molte biografie. 
I miei autori preferiti? Semplice: Italo Calvino, Gabriele D’Annunzio, William Shakespeare, Oscar Wilde, Arthur Schnitzler, Mark Twain... Ma anche, ad esempio: Niccolò Ammanniti, R.K. Narayan, J.K. Rowling e molti altri.

✔️ Qual è il motivo principale per cui scrivi e cosa vuoi trasmettere ai tuoi lettori?

Scrivo per una semplice ragione: le emozioni, a mio modo di vedere, assumono una loro dignità solamente quando queste vengono espresse, e la scrittura è un modo per dar vita e vigore a esse.

lunedì 18 maggio 2020

RECENSIONE de “Specchio d'Acqua. In cammino sulle tracce della memoria” di Carola Helios in collaborazione con casa editrice Caravaggio Editore


RECENSIONE de Specchio d'Acqua. In cammino sulle tracce della memoria” di Carola Helios in collaborazione con casa editrice @caravagg...

Editore
Caravaggio Editore 
Data di pubblicazione
07 feb 2017
Lunghezza del libro
135 pagine 

Gli occhi di una donna nel tempo. 
Un paese che cambia. 
Una famiglia che si perde e si ritrova. 

Agro Pontino, Lazio: la storia dei Bengasi, una famiglia che attraversa il ‘900 italiano nei ricordi di una donna; memorie che sono come l’acqua, ricordi in cui si specchiano tante generazioni, diverse nello spirito e spesso divise con asprezza da interessi opposti e differenti visioni del mondo. Il fiume della memoria, il mare dei pensieri, oceani di lontananze e di nuove, inaspettate vicinanze. Acqua che ribolle e che rischia di tracimare e distruggere i frutti della fatica quotidiana. Alla fine di tutto, però, c’è il tempo, l’unica cosa che resiste e che con il suo scorrere placa e ripulisce anche le paure più grandi.

Recensione 
Nel 1927 i consorzi di bonifica dell’opera nazionale combattenti iniziano il prosciugamento delle paludi pontine, parte di un vasto piano di colonizzazione della zona voluto dal regime di Mussolini. Squadre di operai muniti di falci e con indosso lunghi stivali hanno il compito di pulire i canali lungo la riva, mentre il letto del fiume viene dragato da imbarcazioni munite di lame per tagliare le erbacce. 
Una sorta di romanzo-diario, corale, che ci racconta la storia sotto tutti i punti di vista degli innumerevoli componenti famigliari. 
Scritto con semplicità, ci porta a conoscere la storia della famiglia Bengasi. 
Dedicato a tutti quei pionieri e alle loro famiglie che con forza e coraggio hanno reso l’Agro pontino fertile e abitabile. 

“Disola assapora fino in fondo quello che di bello non smette di offrirle la vita: tante storie che non smettono mai di scorrere nel fiume della memoria, nello specchio d’acqua in cui osserviamo i nostri cambiamenti e ciò che non cambia mai dentro e fuori di noi.”
3,75/5 ⭐️⭐️⭐️

sabato 16 maggio 2020

INTERVISTA a Melania Fusconi di Tantilibriecaffe


INTERVISTA a Melania Fusconi di Tantilibriecaffe 

Questa settimana intervista all’autrice Melania Fusconi

✔️ Prima di tutto parlaci un po’ di te. Quali sono le tue passioni, i tuoi interessi?!

Sono nata a Ravenna e vivo a Cotignola, un paesino da dove si vedono le meravigliose colline faentine. 
Sono Presidente di resmart s.r.l. una ditta di informatica che si occupa di vendita e manutenzione hardware e software. Possiedo il Diploma Artistico in quanto ho frequentato il Liceo Artistico P.L. Nervi di Ravenna. Per passione disegno ancora: con penne, matite, acquerelli. E' da qualche anno che ho scoperto anche il piacere per la scrittura.

✔️ Qual è il motivo principale per cui scrivi e cosa vuoi trasmettere ai tuoi lettori?

La storia de “Le anime di Leggendra” era nata perchè dovevo farne un fumetto, ma disegnare mi portava via molto tempo così, dopo aver letto molti libri fantasy, mi sono decisa a riportare la storia disegnata nel mondo della scrittura. 
In principio non sapevo se sarebbe diventato un "vero" libro ma dovevo far uscire questa storia, lo dovevo alla mia fantasia e a chi, come me, ama vivere avventure fantastiche. Vorrei che i lettori si immedesimassero nei personaggi perchè in loro troveranno tanta umanità che spesso si può trovare anche nella realtà.

✔️ Parlaci del tuo romanzo “Le anime di Leggendra. I cimeli ancestrali”...

"I cimeli ancestrali" è il primo libro di una serie. Racconta la storia di Alhena che vive in un villaggio protetto da una barriera magica da cui si può entrare o uscire solo tramite un portale magico. Il portale può essere attivato solo dai Gifter (persone con i poteri magici). 
Alhena è orfana ed è una Nog (Non magica) e vive con il solo scopo di diventare un soldato, ma il tutore, un Gifter, non vuole e così i due si scontrano spesso. Poi, una notte, Alhena si troverà fuori dalla barriera, sola e impreparata, e lì incontrerà il personaggio che le cambierà la vita per sempre. E qui mi fermo altrimenti vi racconto troppo! Ah ah ah!

✔️ Stai scrivendo un altro romanzo o pensi di scriverlo? 

Al momento sto terminando il secondo della saga ma, nel frattempo mi sono venute altre idee, perciò credo che sentirete ancora parlare di me e della mia fervida immaginazione! Per ora: ci vediamo su Leggendra!




domenica 10 maggio 2020

RECENSIONE de “Morgan e L’orologio Senza Tempo” di Silvia Roccuzzo in collaborazione con autrice


RECENSIONE de “Morgan e L’orologio Senza Tempo” di Silvia Roccuzzo in collaborazione con autrice

Editore
Gruppo Albatros Il Filo 
Data di pubblicazione 
17 dicembre 2019
Copertina flessibile
456 pagine

Morgan è un giovane capitano che vive la sua vita all'insegna della pirateria, con la sua fedele ciurma sempre al seguito. Avidità, vanità e presunzione sono tra le sue doti migliori, ne dispensa a profusione mescolandole a una forte ironia e sprezzo del pericolo; nulla di strano, trattandosi di un pirata, peccato che Morgan sia una affascinante piratessa! Un giorno una serie di inspiegabili eventi segnerà il preludio di un'avventura che la porterà a scoprire il suo passato, nonché a segnare il futuro e le sorti della terra in cui vive. Tra inseguimenti, battaglie, inganni e colpi di magia, il capitano e i suoi compagni diventeranno i custodi di un segreto molto antico e di un preziosissimo monile: un misterioso e minuscolo orologio da taschino, le cui lancette stanno ferme sulle dodici esatte... 

Silvia Roccuzzo esordisce con un fantasy ricco di azione e di sentimento.
Preparatevi a vivere mille avventure con Morgan e la sua ciurma... 
Veramente un buon esordio per la Roccuzzo che ci catapulta in una storia narrata con maturità e una penna scorrevole e fluida. 
Le ambientazioni sono descritte alla perfezione, passeremo tanto tempo a bordo della sua nave “Queen Morgan” , ma vivremo anche avventure in castelli 🏰, città e boschi. 
La passione per il mare dell’autrice ci coinvolge e le tematiche presenti sono molto ben delineate e interessanti, abbiamo sicuramente tra le più importanti la fiducia e il lavoro di squadra, l’amicizia  e, perché no, un pizzico di amore. 
Sono presenti elementi di magia, misteri e tecnologia. 
I personaggi infine non sono moltissimi, come nella maggioranza dei fantasy, e vengono descritti e caratterizzati alla perfezione, dando un tono molto piacevole e intenso alla narrazione. 
Insomma non è il classico fantasy per ragazzi, lo consiglio anche ad adulti che vogliono evadere e passare molte ore di piacevole lettura, perché nonostante la mole, la lettura scorre velocemente. 
Il finale è delineato ma lascia spazio al pensiero 💭 di una sorte di seguito o di nuova avventura per Morgan e la sua fedele ciurma. 
4/5 🌟🌟🌟🌟

venerdì 8 maggio 2020

RECENSIONE de “Presenza oscura” di Wulf Dorn in collaborazione con casa editrice Corbaccio


RECENSIONE de Presenza oscura” di Wulf Dorn in collaborazione con casa editrice Corbaccio

Editore
Corbaccio
Data di pubblicazione
29 ago 2019
Lunghezza del libro
431 pagine 

Quando Nikka, sedici anni, si risveglia dal coma in ospedale fatica a ricordare cosa sia successo. Era a una festa, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe. 
Ma poi? Poi, improvvisamente un blackout. Nikka ha provato l'esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. 
E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. E quindi rimane scioccata alla notizia che Zoe è scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa. Che sia stata uccisa? 
Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla... Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?

Recensione 
“Al di là dello sgomento, la morte ha in sé anche qualcosa di affascinante che ci attrae in maniera quasi istintiva. All’epoca cercai di immaginare cosa si provi a essere morti. Ma ancora oggi, a quasi cinquant’anni, continuo a non riuscirci.”

Un thriller, con risvolti horror, che racchiude due temi molto importanti: la morte, e soprattutto cosa c’è dopo; e l’amicizia, quella vera! 
Un romanzo in prima persona che ci consente di immergersi completamente nella storia della protagonista, Nikka, una ragazza di 16 anni, che cerca disperatamente di capire cosa le sia successo in quei 21 minuti in cui è stata clinicamente morta, ma soprattutto è alla ricerca della sua migliore amica scomparsa nello stesso momento..
Lo stile di Dorn è magnetico, ci porta dentro i suoi incubi e le sue paure con una semplicità narrativa disarmante. 

“E che cosa rimane di noi, una volta che non ci siamo più? In media ogni individuo sviluppa all’incirca sessantamila pensieri al giorno. In parte sono irrilevanti, ma molto di essi possono cambiarci la vita. Il futuro. Ciò che diventeremo. Impariamo, capiamo, riflettiamo, progettiamo, speriamo, desideriamo e amiamo e tutto ciò ci rende le persone che siamo. Finché arriva un momento imprecisato nel quale pensiamo per l’ultima volta. Quest’ultimo pensiero - il mio ultimo pensiero - lo ricordo bene. Avevo paura, una paura terribile.”

In questo romanzo c’è molto di più di una semplice storia: c’è un episodio della vita dell’autore stesso, che avendo provato un’esperienza di premorte, ha svolto innumerevoli ricerche e raccolto testimonianze sull’argomento... e questo romanzo è la sua trasposizione. 
4,5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

mercoledì 6 maggio 2020

GᖇᑌᑭᑭO ᗪI ᒪETTᑌᖇᗩ #gdlthrillercaffe organizzato da me abbiamo letto: La ragazza nel parco di Alafair Burke


Buongiorno cari amici lettori, 
per la tappa di aprile del
GᖇᑌᑭᑭETTᑌᖇᗩ #gdlthrillercaffe organizzato da me abbiamo letto:

La ragazza nel parco di Alafair Burke

👩‍⚖️👩‍⚖️👩‍⚖️ VI PIACCIONO I THRILLER LEGALI?! 👩‍⚖️👩‍⚖️👩‍⚖️

Editore
Piemme
Data di pubblicazione
14 giu 2016
Lunghezza del libro
316 pagine 

📖📖📖 Chi è interessato a partecipare al gruppo di lettura mi scriva... siete i benvenuti!!! 📖📖📖

Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che, dall'altro lato della cornetta, la implora di aiutarla. 
Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris. Il famoso scrittore, padre della ragazzina, accusato di omicidio e ora in cella, in attesa di processo. Jack Harris è un nome che dice troppe cose a Olivia: perché Jack e Olivia hanno un passato. Un vecchio amore finito male vent'anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate. 
Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. Aiuterà Jack. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per tutti questi anni. Jack non ha un alibi, non ha testimoni, e non ha un motivo plausibile per essere dov'era quando qualcuno ha fatto fuoco nel parco, ammazzando tre persone. 
E ben presto Olivia sarà costretta a chiedersi se Jack sia davvero innocente, e non la stia manipolando...

Un thriller, o meglio, un giallo legale. Tutto al femminile. 

“Non sono brava in tutto. O meglio, se devo essere sincera, sono un disastro su diverse questioni fondamentali. Sono egoista. Penso che le cose devono andare come dico io, che sia un mio diritto. Non sopporto di ascoltare i problemi degli altri perché non mi piacciono gran parte delle persone, in particolare quelle che di solito vengono descritte come normali. Si dice che l’ignoranza è beatitudine, no? Invece credo che beatitudine sia per gli ignoranti. Però sono molto brava in una cosa: smontare un’ accusa . E da come si era messa la situazione, Jack aveva bisogno di uno bravo. Glielo dovevo. E forse lo dovevo a me stessa.”

“Forse era uno psicopatico pieno di rabbia desideroso di vendetta.
Ma chi lo aveva ridotto in quello stato? 
Io. Ero stata io.”

Personalmente ho scoperto il colpevole a circa metà libro... preferisco i thriller più malati e psicologici! 
Se lo consiglio?? 
Se siete amanti dei thriller leggeri e con poca suspense sì.... altrimenti no. 
2,75/5 ⭐️⭐️

lunedì 4 maggio 2020

Tappa di aprile della #challenge #readchristie2020 organizzata da @officialagathachristie @radicalging


Per la tappa di aprile della #challenge #readchristie2020 organizzata da @officialagathachristie @radicalging

Aprile: una storia da lei ri-elaborata  (o scritta sotto pseudonimo)

Ho scelto: “Addio, Miss Marple”

Editore
Mondadori
Data di pubblicazione
19 apr 2018
Lunghezza del libro
210 pagine 
Edizione originale: 1976

🔍🔍🔍 VI PIACE AGATHA CHRISTIE?? COSA AVETE LETTO?! 🔍🔍🔍

Un tranquillo villino vittoriano con vista sul mare e un bellissimo giardino: la casa ideale per due giovani sposi. 
Eppure, proprio in quella che considerava l'abitazione dei suoi sogni, Gwenda Reed comincia a provare un senso di angoscia collegato con vaghi ricordi dell'infanzia e con l'immagine, ricorrente nei suoi incubi, di una donna strangolata. Allucinazioni? Premonizioni? 
Gwenda e il marito si mettono a indagare e riportano alla luce un'oscura vicenda che risale a molti anni prima e che li coinvolge personalmente. Per fortuna su di loro veglia l'eccentrica e sorprendente Miss Marple...

Un altro giallo magistrale della regina del giallo #agatha.... con un pizzico di thriller!

“Era una bella vecchietta alta e sottile, con le guance rosee e gli occhi azzurri, dai modi gentili. Il suo sguardo era spesso malizioso.”

L’ultima avventura di miss Marple, è un delitto commesso diciotto anni prima.
IL DELITTO RETROATTIVO 

Helen è realmente stata assassinata? 
Gwenda e Giles si metteranno nei guai per trovare il bandolo della matassa e metteranno a rischio la loro stessa vita... perché l’assassino è più vicino di quanto pensano! 

Il romanzo, come altri della Christie, contiene una citazione. Questa volta è tratta dalla Duchessa di Amalfi

«Copritele il volto. Ha gli occhi abbacinati, è morta giovane.”

Romanzo pubblicato postumo (a differenza dell'ultimo romanzo di PoirotSipario), fu scritto quasi quarant'anni prima della pubblicazione. Pur essendo stato pubblicato per ultimo, il romanzo è ambientato dopo Il terrore viene per posta, infatti nel libro il colonnello Bantry è ancora vivo, mentre in Assassinio allo specchio, romanzo del 1962, la scrittrice afferma che il Colonnello Bantry era morto da alcuni anni.
Molto consigliato! 5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

📌📌📌 RECENSIONE 📌📌📌 LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre Destinazione felicità di Guendalina Bosio in collaborazione con autrice

  📌📌📌  RECENSIONE  📌📌📌 LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre  Destinazione felicità di  Guendalina Bosio in collaborazione con a...