lunedì 30 dicembre 2019

RECENSIONE de “Un anno felice” di Chiara Francini in COLLABORAZIONE con autrice


RECENSIONE de “Un anno felice” di Chiara Francini in COLLABORAZIONE con autrice 

Editore
Rizzoli
Data di pubblicazione
25 giu 2019
Lunghezza del libro
345 pagine 

UNA FRECCIA PUÒ USCIRE DA UNA FERITA, MA IL RICORDO RIMANE CONFITTO NEL CUORE. 

Recensione 
“Melania è il suo secondo nome. Ha trentacinque anni ed è piccola. Bassa, con polsi sottili e un’aritmia nello sguardo come se i suoi occhi scivolassero su tutto per non più di pochi secondi, ma sempre ingordi. Si chiama Beatrice per via di Dante. Si chiama Melania per Via col vento..“

Melania, un giorno qualsiasi, incontra Axel, uno svedese atipico, dai tratti mediterranei, ed è subito alchimia, attrazione.

“Quel suo amore è come il corpo di Cristo, da ingoiare, senza romperlo.”

Una mattina, dopo quattro giorni di frequentazione si sveglia e pensa che non seguire la felicità (o almeno quello che lei crede che sia) sia una cosa da matti, perché l’innamoramento è il caos, la destabilizzazione più radicale e non bisogna temere, ma assecondare con coraggio e incoscienza questa magnifica disarmonia prestabilita.
Melania lascia tutto per lui: lavoro, casa, amici… Per la felicità, per l’amore? Purtroppo lo scoprirà ben presto.
Un distacco, una umiliazione, poi la successiva, tutto è freddo, ghiacciato.
Perché Melania è gioia di vivere, mangia a bocconi la vita, Axel è ghiaccio, inverno, noia e insicurezza. Piano piano, vivendo con lui, Melania invece di ingoiare bocconi di vita, ingoia bocconi di risentimento, indifferenza e non amore. Axel ha un modo maniacale, estremamente rigido di fare tutto, Melania si domanda troppo spesso se riesce, qualche volta, sentire in pieno qualche sentimento.
Tutto bianco e sordo attorno a Melania, la vita scorre sempre identica, la neve copre tutto, ed è come una mano che tappa le bocche e ammutolisce con la sua tonda potenza. Ormai è sempre più difficile comunicare e stargli vicino, anche se a lei basta che lui la guardi, l’abbia scelta, basta viva con lei per renderla felice.

“A volte il nostro bisogno di un segno d’amore è così grande che non ci importa cosa significhi esattamente o quanto dovremo pagarlo in seguito.“

Uno stile narrativo molto sofisticato, raro e prezioso, i termini usati sono aulici e ricercati, e rendono questo questo romanzo, un libro unico, ma richiedono “per i più“, l’uso costante di un vocabolario. 
Se lo consiglio a tutti? No, assolutamente, questo romanzo è una goccia di rugiada per l’animo, pregno di sentimenti ma anche di riflessioni… Con un finale assolutamente inaspettato e probabilmente la fiera coltellata finale.

UNA FRECCIA PUÒ USCIRE DA UNA FERITA, MA IL RICORDO RIMANE CONFITTO NEL CUORE 
4,5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

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