INTERVISTA a Marcella Ricci di Tantilibriecaffe in collaborazione con Maratta Edizioni
✔️ Prima di tutto parlaci di te: quali sono le tue passioni, i tuoi hobbies, il tuo lavoro....
Sono una biologa appassionata di animali e natura, che sono da sempre la mia passione più grande. Ho due lavori: insegno biologia e chimica alle scuole superiori e gestisco un’attività di educazione ambientale e divulgazione naturalistica rivolta ai turisti di hotel e resort, in Italia e all’estero. Ho viaggiato moltissimo, sia in Italia che nel mondo, lavorando in posti bellissimi come la Baja California, le Maldive, il Kenya e il meraviglioso Mediterraneo. Adoro la barca a vela, con cui faccio avvistamento cetacei in Liguria, per conto di una scuola di vela, adoro i gatti, leggere e scrivere (ovviamente), e viaggiare il più possibile.
✔️ Qual è il motivo principale per cui scrivi e cosa vuoi trasmettere ai tuoi lettori?
Mi piace immaginare storie e situazioni, persone che vorrei conoscere o vedere. Per cui mi piace scrivere di questi personaggi che mi immagino…😉
Ai miei lettori voglio trasmettere il messaggio che anche un’esordiente può scrivere bene, e spero sempre che i miei romanzi (ne ho pubblicati 3) suscitino emozioni sia belle che brutte, perché la cosa peggiore in un romanzo è che non susciti nulla in chi legge.
✔️ Parliamo del tuo romanzo “La vita di noi due”. Com’è nata la storia?
Diciamo per metà rifacendomi a un amico che faceva il lavoro del protagonista, il pilota di voli a lungo raggio, anche se Francesco, nel libro, è ovviamente molto diverso da quello che avevo conosciuto. Mi piaceva l’idea di parlare di una persona con un’occupazione così insolita, che ai tempi mi aveva molto incuriosito, e ho provato a descrivere come poteva essere la sua vita, ovviamente documentandomi. Francesco adora il suo lavoro, ma non essendo mai a casa qualche problemuccio, diciamo così, insorge nella sua vita coniugale e anche quando si ritrova single… l’altra metà del libro si svolge alle Maldive, dove ho lavorato per mesi, e il personaggio femminile si ispira proprio al lavoro che facevo e che adesso fanno i miei collaboratori: la biologa marina in un villaggio turistico. Aurora, che lavora lì da mesi, è un po’ come Francesco: una vita in giro per il mondo, con le soddisfazioni e le difficoltà che questo provoca. Il loro incontro riuscirà a risolvere questo “problema” che entrambi hanno? O ci penserà lo tsunami che il 26 dicembre 2004 ha sconvolto l’oceano Indiano???? Questa tragedia l’ho vissuta indirettamente, ero alle Maldive per lavoro la settimana prima di quella fatidica data, e molti miei collaboratori erano lì o lo hanno vissuto, come riportato da me nelle note finali del libro. Mi piaceva l’idea di parlare di questa tragedia, ormai successa 15 anni fa.
✔️ Oltre a scrivere ami anche leggere? Se sì, quali sono i tuoi generi e autori preferiti?
Sì, anche se ho poco tempo. Mi piacciono i thriller, gli storici, la fantascienza. Non ho autori preferiti, dipende dalla trama del libro. Mi piacciono anche i saggi su natura e astronomia, ne ho parecchi.
molto interessante quest'intervista, essendo io scrittrice ed educatrice e avendo una cognata biologa e insegnante, mi sono sentita molto vicina all'autrice.
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