sabato 14 dicembre 2019

INTERVISTA a Sara Recordati di Tantilibriecaffe


INTERVISTA a Sara Recordati di Tantilibriecaffe 


✔️ Prima di tutto raccontaci un po’ di te: il tuo lavoro, le tue passioni, i tuoi interessi?
Ciao a tutti, sono una giornalista esperta di cinema. Scrivo sul settimanale Gente, dove intervisto attori, registi e tanti personaggi dello spettacolo. Da ragazza sognavo invece di fare la curatrice di mostre perciò mi sono laureata in Storia dell’arte e per un po’ ho fatto esperienza a New York. È una passione che coltivo ancora. Nel mio romanzo “La figlia sconosciuta” ho immaginato che la protagonista, Francesca, fosse figlia di un grande pittore: mi è piaciuto ricreare il mondo di suo padre, dallo studio alla galleria dove espone, e poi far frequentare a Francesca alcuni fra i musei che amo di più. I miei interessi comunque sono vari, amo tantissimo anche leggere (non si può scrivere senza leggere) e guardare le serie TV, che pure hanno nutrito parecchio il mio romanzo. Francesca è una donna imperfetta, che tenta di fare i conti con il suo passato e i propri limiti proprio come le figure femminili che abbiamo imparato ad amare in tante serie televisive recenti: da “Le regole del delitto perfetto”, a “Sharp Objects”, a “Big Little Lies”.


✔️ Parlaci del tuo libro “La figlia sconosciuta”... come mai hai scelto proprio questo titolo?!
È un titolo che reca in sé una contraddizione (come fa un figlio a essere sconosciuto?) e questo mi piace molto. Tutti noi siamo molteplici e abbiamo lati contrastanti: una parte in luce, bella e presentabile che mostriamo volentieri sui social e una più in ombra di cui magari ci vergogniamo o che addirittura rifiutiamo di vedere. La protagonista del romanzo, Francesca, è sconosciuta a suo padre che essendo un grande artista è troppo concentrato su sé stesso e quasi nemmeno la vede, la denigra e le dice che non vale molto (un po’ come ha fatto la società patriarcale nei confronti delle donne, per secoli). Ma è sconosciuta anche a sé stessa: come tutti noi che ci mettiamo una vita a capire chi siamo veramente, che cosa ci fa stare bene davvero e di che cosa abbiamo sinceramente bisogno. A un certo punto lei non sa più chi è: se quella che presenta al mondo o quella che sente premere profondamente per uscire fuori, ma che le fa paura. Dovrà scegliere se avere il coraggio di essere sé stessa fino in fondo.

✔️ Oltre a scrivere ami anche leggere? Se sì quali sono i tuoi generi e autori preferiti?
Certo che amo leggere, è una delle attività che più mi danno gioia. E, come dicevo prima, non si può scrivere se non leggi. Tutti i grandi scrittori che ho letto dalla scuola media fino a oggi sono i miei maestri, da tutti ho imparato: da I promessi Sposi, ad Anna Karenina, da Milan Kundera, a Elsa Morante, a Salman Rushdie. Leggere è una tale meraviglia, come si fa a scegliere? Qui cito due esempi, forse i più vicini al mio romanzo: Stephen King, che nessuno si aspetta possa essere la fonte per un romanzo psicologico al femminile! Invece io amo la scrittura di genere, da ragazzina divoravo i suoi volumi, infatti ho cercato di dare al mio libro il passo di un thriller. E poi tutta la letteratura sudamericana e in particolare Isabel Allende e Jorge Amado: “ Dona Flor e i suoi due mariti” è molto presente ne “La figlia sconosciuta” che, a un certo punto, si divide tra marito e amante. Leggo anche gli scrittori contemporanei, per esempio quest’estate ho divorato “I Leoni di Sicilia” di Stefania Auci.

✔️ Hai in cantiere o stai pensando di scrivere un altro romanzo?!
Stai pensando di scrivere un altro romanzo?
Sì, lo sto già scrivendo, con grande fatica perché lavoro a tempo pieno in redazione e riesco a ritagliarmi solo i weekend e le vacanze. Lo faccio perché per me la scrittura creativa è una vera necessità: mi costa grande sforzo, ma è pure fonte di soddisfazione. In questi mesi nel mio (poco) tempo libero ho cominciato a scrivere anche una newsletter che mi diverte molto: prende spunto dalle numerose interviste che faccio per il mio giornale e dai moltissimi film che vedo. Amo ragionare sui temi che riguardano le donne e la parità, sul perché dovremmo essere tutti femministi, con leggerezza, profondità e irriverenza: al di là dei luoghi comuni. Mi piace moltissimo quando le persone mi scrivono per commentare. 
Grazie e alla prossima!
Sara Recordati

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