venerdì 27 dicembre 2019

RECENSIONE de “La casa delle voci” in collaborazione con casa editrice Longanesi


RECENSIONE de “La casa delle voci” in collaborazione con casa editrice Longanesi

Editore
Longanesi
Data di pubblicazione
2 dic 2019
Lunghezza del libro
400 pagine 

Sinossi 
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.

Recensione
Premetto che è il primo libro di Carrisi che leggo, quindi questo non so se mi pone in situazione  di vantaggio o di difetto, fatto sta comunque che l’aspettativa era veramente alta, essendo l’autore decantato come uno dei maggiori maestri italiani del genere thriller. 
Fino a metà libro devo dire che Carrisi mi ha letteralmente inghiottito nel suo vortice folle, facendomi provare reali ed agghiaccianti brividi di terrore. 
Poi... non lo so... forse ci ha voluto svelare troppi indizi? Ci sono stati degli inevitabili cliché? Il problema è che sono arrivata a metà libro immaginando già il finale 😕
Forse la forte pubblicità mediatica intorno all’uscita del libro ha reso i lettori troppo esigenti e, a mio modesto parere, avrei preferito che l’autore, come mi aspettavo in un ottimo thriller psicologico, giocasse con la mente dei lettori fino all’ultima pagina e oltre...

📚📚📚 Voi l’avete letto? Che ne pensate? 📚📚📚
Per me è 3,5/5 ⭐️⭐️⭐️

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