Natori Masazumi
A cura di Tea Pecunia e Marina Panatero
Traduzione dal giapponese di Yoko Dozaki
in collaborazione con autrice
Editore
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Feltrinelli
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Data di pubblicazione
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29 ago 2019
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Lunghezza del libro
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192 pagine
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Recensione
“Non farti coinvolgere troppo dalle cose. Rimani irretito in un problema perché non riesci a lasciare andare, ma sei ansioso di ottenere solo il tuo beneficio. Dovresti mantenere retta la tua mente e stare lontano da queste sciocche preoccupazioni.”
Ci troviamo di fronte ad un testo scritto nel 1681 da Natori Sanjuro Masazumi, un samurai di alto rango divenuto maestro ninja. I ninja sono da sempre stati avvolti da un alone di mistero, dotati di potere quasi soprannaturale, ma leggendo questo testo impareremo ad abbandonare questa immagine leggendaria e fumettistica.
Il libro si apre con l’introduzione molto accurata redatta da Tea Pecunia e Marina Panatero, le quali ci raccontano le peculiarità dei ninja, la loro disciplina.
Il ninjutsu non è solo un insieme di tecniche di guerriglia: la sua essenza dimora nella costante vigilanza e nella capacità di trovare una via di uscita e di sfruttarla, nella flessibilità e nel mantenimento della forza plasmante della resistenza. Tutto questo è RESILIENZA.
“Se ti aggrappi al tuo ego, sarai agitato e turbato. Con la pace mentale, non hai nulla da temere. Persino quando sei in preda alla collera, per tutto il tempo in cui sei impegnato a sconfiggere il nemico, hai la capacità di separare la tua mente dalle tue emozioni e vivere nello stato di distacco, di non attaccamento, e sarai libero.
Questo è il muga, non sé, e mushin, nonmente.”
Questo libro, se vogliamo, diventerà un manuale di sopravvivenza che ci insegna a perseverare e a resistere nonostante le difficoltà della vita quotidiana.
Consigliato a chi vuole approfondire l’argomento o semplicemente a chi cerca uno stacco dalla vita frenetica e sragionata.
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