venerdì 15 novembre 2019

RECENSIONE de “Il manoscritto” di Franck Thilliez


RECENSIONE de Il manoscritto” di Franck Thilliez 

Editore: Fazi
Data di pubblicazione: 5 set 2019
Lunghezza del libro: 478 pagine 

Léane Morgan è considerata la regina del thriller, ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, che ha subito un profondo sconvolgimento: sua figlia Sarah è stata rapita quattro anni prima e la polizia ha archiviato il caso come omicidio a opera di un noto serial killer, pur non essendo mai stato ritrovato il corpo della ragazza. Dopo la tragedia, del suo matrimonio con Jullian non è rimasto che un luogo, la solitaria villa sul mare nel Nord della Francia che Léane ha ormai abbandonato da tempo; ma quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una perdita di memoria, lei si vede costretta a tornare in quella casa, carica di ricordi dolorosi e, adesso, di inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian, perso dietro alla ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia? Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata: potrebbe forse trattarsi di un'altra vittima del presunto assassino di Sarah. Le intuizioni del poliziotto Vic, dotato di una memoria prodigiosa, permetteranno di incastrare alcuni tasselli del puzzle, ma altri spaventosi elementi arriveranno a confondere ogni ipotesi su una verità che diventa sempre più distante, frammentaria e, inevitabilmente, terribile.

Recensione 
Un libro dentro un libro... un incubo dentro un incubo. Le parole che rappresentano di più questo thriller: spietato, crudo, malato, agghiacciante e ipnotico. 
Un libro che non lascia scampo al lettore, mi sono ritrovata a notte fonda con in mano il mio Kobo a leggere, leggere, leggere. I capitoli sono veramente brevi e secondo me Thilliez li ha studiati proprio così, per chi come me, dice: ma sì dai, un altro capitolo e poi basta...! 
Una trama geniale, dei personaggi altrettanto malati, un thriller che non lascia respirare, e alla fine, all’ultima riga del libro ancora ti chiedi: e quindi? E corri a rileggere tutto, sperando di carpire gli indizi che lo scrittore ti ha celato... 
Di recensioni de Il Manoscritto in rete ne trovate già tantissime, e ho notato che questo libro è stato capace di dividere nettamente in due gruppi i suoi lettori: chi lo ha amato alla follia da un lato, chi invece ne è rimasto neutro o insoddisfatto soprattutto per il finale... Io faccio parte del primo gruppo, l’ho amato alla follia. 
Se mi sento di consigliarlo a cuor leggero??? Assolutamente no! 
Il Manoscritto è crudo, malato, spietato, ci sono descrizioni accurate di torture, stupri, uccisioni... quindi lo consiglio solo a chi ha nervi d’acciaio e stomaco forte, un rompicapo truce che ti lascia un tatuaggio sulla pelle... 

P.S.: SE VI STATE CHIEDENDO SE QUELLI IN FOTO SIANO CAPELLI VERI O NO... SÌ SAPPIATELO: È UNA CIOCCA DEI MIEI CAPELLI... E SÌ, LI HO TAGLIATI PER FARE LA FOTO... SONO MATTA? ASSOLUTAMENTE SÌ 🤪
Il mio voto è indiscutibilmente 5 su 5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

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