domenica 3 novembre 2019

INTERVISTA a Martina Longhin di Tantilibriecaffe


INTERVISTA a Martina Longhin di Tantilibriecaffe 


✔️ Prima di tutto parlaci un po’ di te. Quali sono le tue passioni, i tuoi interessi?
Io sono nata e cresciuta a Mirano, una cittadina nella provincia di Venezia, sono sposata con Lorenzo, il mio primo sostenitore, e abbiamo un figlio diciottenne, Eddy. Sono stata insegnante di musica per molti anni, ma ora mi dedico principalmente alla scrittura. Amo viaggiare, cucinare, leggere e naturalmente scrivere. Ho una passione smodata per “Notre Dame de Paris”, l’opera popolare di Riccardo Cocciante. Vi dico solo che come suoneria, sul mio cellulare, ho messo il brano “Bella”. 

✔️ I tuoi libri sono diametralmente opposti: uno è tratto da una storia vera e l’altro è una “favola per adulti molto avventurosa”, come io l’ho definito nella mia recensione. Ci spieghi come mai ti sei cimentata in due generi così differenti?
Non è una cosa voluta, in realtà. Mi è venuta l’idea di scrivere “Alla ricerca di Lyset”, ispirata da un tema che Eddy, mio figlio, aveva scritto per scuola dopo un nostro viaggio in Norvegia. Entrambi eravamo rimasti affascinati da quel paese e dalle sue leggende, così ho iniziato a sviluppare la sua idea iniziale ed è nato quella che, appunto, tu definisci una “favola per adulti”. Poi, una sera, poco tempo dopo aver terminato “Alla ricerca di Lyset”, una nostra amica ci ha raccontato dei particolari della sua infanzia e adolescenza che mi sconvolsero e impressionarono talmente tanto, da decidere di scrivere la sua storia. E così ecco “Anna. L’inferno in una bottiglia”, un libro che parla della violenza sulle donne. Prima di allora, non mi aveva neanche mai sfiorato l’idea di scrivere libri. È stato proprio un caso. Mi son piaciute le storie e ho provato a scriverle.

✔️ “Anna, l’inferno in una bottiglia” ha ottenuto la menzione d’onore al concorso internazionale “Il canto di Dafne”. Ci dici perché le donne lo dovrebbero leggere? 
Perché racconto la storia realmente accaduta a una donna, a una donna con dei figli cresciuti con un padre alcolizzato che la picchiava quasi quotidianamente; figli cresciuti nel terrore, privati della serenità che tutti i bambini dovrebbero avere. E storie come questa ce ne sono tante. Quello che mi augurerei è che le donne che stanno vivendo una relazione “malata”, dopo averlo letto, riuscissero a riflettere e prendere la decisione di porre fine a questi rapporti, perché le conseguenze su di loro e sui loro figli  sono a volte devastanti. E come ho scritto alla fine del libro, “... non ci devono più essere bambini come Anna, Sara, Luca e Marco che hanno vissuto per molto, moltissimo tempo all’inferno”.

✔️ E di “Alla ricerca di Lyset”, cosa ci puoi dire?
“Alla ricerca di Lyset”, è un libro fantasy, ricco di avventure e colpi di scena, ambientato in un regno fantastico, Farreg, dove i quattro giovani protagonisti devono affrontare prove di abilità, coraggio e astuzia per riuscire a conquistare il trono. Scrivendo questo romanzo ho rivissuto le emozioni che quei luoghi mi hanno suscitato e mi auguro di riuscire a trasmettere queste emozioni anche ai miei lettori. 

✔️ So che hai scritto anche un libro per bambini, ma ancora non è pubblicato. Ce ne parli?
Sì, si intitola “Selena e Nino il topolino” ed è stato tra le venti opere selezionate, nella categoria fiabe, per la fase finale del concorso “Il Racconto nel Cassetto”. L’ho scritto appositamente per la mia nipotina Selena e gliel’ho regalato per il suo quarto compleanno. Parla del suo incontro a Parigi, città in cui lei abita, con un piccolo topolino veneziano arrivato nella capitale per sbaglio e in cerca di aiuto per tornare a casa.

✔️ Ma la particolarità di questo libro è che hai creato tu stessa le illustrazioni. Giusto?
Sì, infatti, tutti i personaggi e le ambientazioni le ho realizzate io con tutto ciò che la natura può offrire: pigne, ghiande, semi, bacche... e anche materiale di recupero. Ci ho messo più tempo a far questo che a scrivere la storia. 

✔️ Stai lavorando a qualche altro progetto? Puoi anticiparci qualcosa?
Sto scrivendo un altro romanzo, un giallo ambientato a Roma, e ho già buttato giù degli appunti per il seguito di “Alla ricerca di Lyset”. Mi piacerebbe anche scrivere degli altri libri per bambini, simili a “Selena e Nino il topolino”. E poi, assieme alla psicologa Fabiola Pasetti, sto portando avanti dei progetti che mirano a sensibilizzare la gente, e in particolare i nostri giovani, sul grave problema della violenza sulle donne.

✔️ E a proposito di violenza sulle donne, so che c’è una promozione per il libro “Anna, l’inferno in una bottiglia”. Ce ne vuoi parlare?
Sì, dal 23 al 27 novembre, su Amazon, sarà scaricabile gratuitamente il libro in formato digitale. Mi auguro, così, di far conoscere la storia a più gente possibile e, come ho scritto sopra, possa far riflettere quelle donne che sono ancorate in un rapporto tossico e malato.

Nessun commento:

Posta un commento

📌📌📌 RECENSIONE 📌📌📌 LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre Destinazione felicità di Guendalina Bosio in collaborazione con autrice

  📌📌📌  RECENSIONE  📌📌📌 LE RECENSIONI DI MADRE #lerecensionidimadre  Destinazione felicità di  Guendalina Bosio in collaborazione con a...