martedì 28 gennaio 2020

INTERVISTA a Gloria Luzi di Tantilibriecaffe


INTERVISTA a Gloria Luzi di Tantilibriecaffe 


✔️ Prima di tutto parlaci un po’ di te: il tuo lavoro, le tue passioni, i tuoi interessi?
Sono Gloria ho 43 anni, mamma di Bianca ed Anita, moglie di Roberto.
Architetto, ho sempre seguito il gusto del bello, anche se come diceva il mio professore di storia dell’arte…”il bello è soggettivo”
Vivo una vita straordinariamente uguale a tutte le altre.
Ho avuto un periodo della mia vita in cui ho dovuto lottare per realizzare un grande sogno che sembrava irrealizzabile, ma credendoci, con un pizzico di fortuna ed usando l’ironia (il mio ingrediente segreto e magico che mi ha sempre salvata) sono riuscita a realizzarlo.
Il mio motto è un proverbio Giapponese: “Non mollare mai. Cadi sette volte, rialzati otto.”
Amo cucinare, giocare con le mie bimbe, sono sempre pronta ad ascoltare tutti. Mio marito dice che sono più Psicologa che Architetto 
Adoro i programmi di cucina e le mie serie tv preferite sono FRIENDS e SEX AND THE CITY. 

✔️ Parliamo del tuo libro-diario “Ne basta uno”... cosa ti ha spinto a scriverlo e a mettere nero su bianco la tua storia? Pensi che il tuo libro abbia aiutato tante coppie che vivono o hanno vissuto il tuo iter travagliato?!
Questo diario è nato con lo scopo di aiutarmi ad affrontare il periodo più importante della mia vita. La ricerca di un figlio, l’accettazione di dover provare altre “strade” e la consapevolezza che niente sarebbe stato più come prima. Mi era stato regalato poco prima un quadernino dell’UNICEF dove sulla copertina erano rappresentati tutti i bambini del mondo e non poteva che essere un segno ben preciso. Quel quaderno doveva essere il mio diario.
Mio marito ed io, ma diciamocelo sinceramente più io, abbiamo iniziato l’iter della fecondazione assistita ed ogni volta c’era sempre qualcosa che ostacolava ed allontanava il nostro sogno. Io mi trovavo a scrivere e scrivere. A volte con ironia, a volte no. Il diario fu interrotto al mio rientro in Italia dove poi da lì iniziò la mia gravidanza fortunatamente.
Quel Diario fu lasciato lì in fondo al cassetto, con lo scopo un giorno di riscriverlo e pubblicarlo.
E poi arrivò la mezzanotte del 05 dicembre del 2016, appena neoquarantenne arrivò mio marito con un pacchetto. Lo scartai e vidi questa bellissima copertina. Ebbene si, mio marito tutte le sere quando io mettevo a letto le bimbe e poi mi addormetavo con loro, si mise davanti al pc a trascrivere le mie pagine trasformandole in un piccolo Diario-libro.
La copertina fu disegnata dalla mia migliore amica. Perché NE BASTA UNO? Perché dopo aver lottato per avere la nostra bambina, dopo due anni e mezzo, inspiegabilmente e naturalmente rimasi incinta di un’altra splendida bambina. Il miracolo della vita.
E, ancora frastornata ed incredula, telefonai alla mia dottoressa chiedendole come era potuto succedere. E lei con il suo dolcissimo accento romano mi rispose .”Ah Gloriè, ma non lo sai che NE BASTA UNO di spermatozoo?”
Si credo che questo mio diario abbia aiutato diverse coppie, ricevo quasi quotidianamente messaggi privati su INSTAGRAM di ragazze in cerca di informazioni o solo semplicemente per averle fatto sorridere e sperare ancora. Con altre addirittura abbiamo pianto insieme con i risultati positivi increduli delle loro beta e mi mandano le foto dei loro fantastici e bellissimi miracoli. Chi la foto del suo primo compleanno. Ed io sono immensamente felice.

✔️ Oltre a scrivere ami anche leggere? Se sì quali sono i tuoi generi e autori preferiti?
Allora purtroppo non mi reputo una lettrice accanita, non ho una vera passione dei libri (viva la sincerità) e sinceramente si nota anche nel leggere il mio Diario-Libro, scritto di getto ed in maniera molto semplice, come alla fine sono io. Tra la gestione familiare e lavoro, mi trovo ad addormentarmi dopo due pagine se mi trovo a letto, prima di coricarmi. Ma se il libro mi prende in poco tempo lo termino.
I generi che preferisco sono i romanzi ed il mio autore preferito è MURAKAMI HARUKI
I libri più belli di narratori stranieri che io abbia mai letto sono “MEMORIE DI UNA GEISHA” di Arthur Golden, “LA SPOSA BAMBINA” di Padma Viswanathan, “LA METAMORFOSI” di Franz Kafka, “MEMORIE DI ADRIANO” di Marguerite Yourcenar ed “IL CACCIATORE DI AQUILONI” di Khaled Hosseini
Invece quelli italiani sono “LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI” di Paolo Giordano, “UNO, NESSUNO E CENTOMILA” di Pirandello.
Ho terminato da poco “L’ASPIRAFIORI” di Roberta Mangoni, autrice esordiente della mia ridente cittadina. Ed ora sul mio comodino sto per iniziare “COSI’ E’ LA VITA. IMPARARE A DIRSI ADDIO” di Concita De Gregorio.

✔️ Stai scrivendo o scriverai un altro libro?
No, non sto scrivendo e penso di non farlo, ma com’è che si dice? Mai dire mai.

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