lunedì 20 maggio 2019

RECENSIONE de “Tenebris: Katrina Black e l'Anello di Maria Antonietta” in collaborazione con autrice Stella Fabri



RECENSIONE de “Tenebris: Katrina Black e l'Anello di Maria Antonietta” in collaborazione con autrice Stella Fabri 

Editore
Il Seme Bianco 
Data di pubblicazione
23 mag 2018
Lunghezza del libro
129 pagine 


Sinossi 
Nella Londra di fine '800, Katrina Black alterna la sua vita di Lady vittoriana a quella di mediatrice delle Tenebre. E Insieme a lei, anche le più rispettabili e nobili famiglie della città, perché le persone comuni non lo sanno, ma il mondo pullula di fantasmi, vampiri, streghe e lupi mannari, e nessun altro può mantenere l'equilibrio tra il mondo delle Tenebre e quello degli umani. Quando un misterioso anello dal diamante blu viene messo all'asta, Katrina si ritroverà ad indagare sulla scia di sangue e teste decapitate che quel gioiello maledetto si porta dietro. Affiancata dal suo migliore amico Dorian Sclavi, dovrà fare i conti con una forza più oscura delle Tenebre che combatte: la volontà di vivere. Ispirato al racconto "Ligeia" di Edgar Allan Poe, il primo episodio delle saga delle Tenebre.

Recensione 
Tutto comincia a Londra, epoca storica fine ottocento. Katrina e Dorian sono due mediatori, o cacciatori di Tenebre, combattono e sono allenati a respingere il male. Tra i due c’è intesa, e forse qualcosa di più… Sono sempre fianco a fianco e per loro in questo romanzo ci sarà una incredibile prova da affrontare.

“Non me lo ricordavo così, sai… Misteri irrisolti, pericoli… Devo ammetterlo, questa missione si sta complicando più del previsto… Voglio solo che non ti accada nulla di male, e questo è l’unico modo che ho per farlo.“

I due giovani cacciatori partiranno da Londra, e poi la vicenda continuerà nelle carrozze di un lussuoso treno, nella loro missione avranno a che fare con fantasmi e vampiri. Un romanzo fantasy, stile gotico… A volte un po’ grottesco. Ho trovato alcuni refusi, tra i quali uno anche abbastanza grave. La trama potrebbe essere anche coinvolgente, ma lo vedo adatto ad un genere di nicchia, adolescenziale, amante delle saghe di vampiri.
Nel finale c’è un cliché, l’amore vince su tutto… O quasi! 
Consigliato ad adolescenti o amanti particolare del genere fantasy dark. Sarebbe stato gradito, a mio parere, meno battaglie, spargimenti di sangue, e sparatorie con proiettili di legno, ma più aspetto psicologico e colpi di scena.
Voto 3 su 5 ⭐️⭐️⭐️

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