mercoledì 17 aprile 2019

RECENSIONE de La figlia sconosciuta in COLLABORAZIONE con casa editrice Bookabook e autrice Sara Recordati


RECENSIONE de La figlia sconosciuta in COLLABORAZIONE con casa editrice Bookabook e autrice Sara Recordati
Editore: bookabook
Data di pubblicazione: 15 nov 2018
Lunghezza del libro: 352 pagine 
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Sinossi 
Francesca ha trentacinque anni, un lavoro in una casa di moda a Milano e una famiglia che ama, apparentemente perfetta: il marito Luca, che è la sua roccia, e due adorabili bambini. Però il suo aspetto dolce e ingenuo, con profondi occhi azzurri e ricci biondi, non rispecchia la sua vera essenza: Francesca è infatti oppressa da un passato tormentato carico di silenzi e dall'assenza costante del padre, un celebre pittore egoista e prevaricatore, in grado ancora oggi di spostare l'ago della sua fragile stabilità. Una promozione al lavoro sembra farle respirare aria fresca, e ancora di più l'arrivo di Matteo: con lui Francesca si sente libera di lasciarsi andare e di esprimere un'altra se stessa, più oscura e sensuale. Ma il passato non si cancella e la figura del padre continua a essere presente, sempre più ingombrante e opprimente.

Recensione 
Francesca, nata e cresciuta in una famiglia dove il passato è consuetudine chiuderlo in tanti piccoli cassetti sigillati, casomai qualcosa avesse la tentazione di cascare fuori e mettere scompiglio nel disegno ordinato del presente. È cresciuta con uno scudo fatto di razionalità, ed ha represso le emozioni, perfino se stessa, perché le emozioni amano creare disordine e costringerla all’improvvisazione. Ama gli oleandri perché hanno segreto: dietro un’apparenza gentile e fragile celano un animo velenoso. Lei è come l’oleandro, bella fuori e cattiva dentro. Francesca crede che le emozioni siano malvagie, ha imparato a temerle e tenerle nascoste, credendo di poterle dominare per sempre. La mancanza di un padre però è un dolore troppo grande, un vuoto incolmabile. Chicca è alla ricerca costante di uno sguardo in cui trovare quello che le manca: amore, appoggio e consenso incondizionato. Francesca per sopravvivere si divide in due: Franci è spensierata, sexy, indipendente e trasgressiva. Chicca, fragile e bisognosa, autolesionista e infelice. Ha un buon lavoro, una famiglia che ha faticosamente costruito, che è un solido pilastro sul quale poggia la sua vita, invece la famiglia d’origine è il suo punto debole, Francesca invidia chi possiede un genitore con cui confidarsi nei momenti difficili, lei si sente zoppa o come un’acrobata che si allena senza rete.
Lo stile narrativo è passionale, impossibile lasciare romanzo, l’ho divorato in poche ore. Nessun refuso, nessun momento noioso. 
Voto 4,5 su 5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

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