giovedì 14 marzo 2019

RECENSIONE de La bicicletta nera in COLLABORAZIONE con autrice Stefania P. Nosnan


RECENSIONE de La bicicletta nera in COLLABORAZIONE con autrice Stefania P. Nosnan e casa editrice Bertoni.

Editore
Bertoni
Data di pubblicazione
3 nov 2018


Trama 
Milano 1943 Emma Loreti non sa cosa le riserva il futuro. Proviene da un piccolo paese del centro Italia dove la sua amata famiglia è stata trucidata dai tedeschi. Ha ancora presente, davanti ai suoi occhi, l'immagine della sorellina e dei suoi genitori distesi nella polvere. Per dimenticare quel terribile momento e il dolore che le annienta il cuore, sale sul primo treno in partenza verso nord. Viene accolta da una Milano bersagliata e ferita dai bombardamenti alleati. Proprio quando decide di andarsene dalla città conosce Umberto Tomat, capitano del Regio Esercito. Il giovane ufficiale, originario di Udine, è assieme al suo plotone in attesa degli ordini che sembrano non arrivare mai. Tra quella moltitudine di soldati tedeschi e italiani ammassati alla stazione, l'incontro tra Emma e Umberto li porterà a vivere intensamente il sentimento appena nato, che cambierà il loro presente e il loro incerto futuro. Il cambio di alleanze dell'8 settembre 1943, deciderà il destino di una Nazione, ma anche quello dei due giovani. Umberto e i suoi camerati si schiereranno contro i tedeschi dirigendosi verso est, nei territori denominati "Zona d'operazioni del Litorale Adriatico", combattendo per la loro salvezza e la liberazione della loro terra. Emma partirà per Venezia dove soggiornerà alcuni mesi, abbracciando le idee della Resistenza per sconfiggere l'oppressore. Quando la situazione diventerà insostenibile si sposterà a Udine per ricongiungersi con il suo amato capitano. Il romanzo è tratto da una storia realmente accaduta, fatta di coraggio, lotta e sentimento che, in un momento tragicamente storico, porterà i due giovani a dividersi e amarsi da lontano.

Recensione 
Un romanzo storico eccellente. La penna  di Stefania P. Nosnan ci porta dentro la storia, dentro la feroce guerra, nell’Italia del 1943. 
Emma, una giovane ragazza, cerca scampo dopo aver visto la sua famiglia trucidata; tra le macerie e sotto le bombe  incontra Umberto, il giovane capitano del Regio esercito nella stazione di Milano, entrambi non sanno come sarà il loro destino all’inizio della terribile seconda guerra mondiale. Il loro incontro è puro amore, un colpo di fulmine, in guerra non c’è tempo per pensare, la loro intensa storia d’amore durerà solo due giorni e due notti. Poi Emma e Umberto prenderanno due treni per due destinazioni diverse. 
Emma riuscirà a trovare lavoro come governante di una ricchissima signora a Venezia, donna Lucia. Umberto con il suo plotone arriverà sempre verso est, vicino a Castelfranco Veneto, e lì cercherà di contrastare i nemici tedeschi che hanno preso possesso ormai di tutta l’Italia settentrionale e parte della centrale. 
Una storia vera, raccontata e documentata nei minimi particolari. Feroce, straziante ed estremamente coinvolgente. 
La scrittrice è talmente brava a ricostruire le scene, i combattimenti, la resistenza, la povertà e la fame di quel periodo storico che sembra di viverla in prima persona.
Il destino già segnato di questi due giovani che avrebbero avuto una vita davanti ed invece sono costretti ad amarsi da lontano…

[Nella confusione della stazione la vide: stupenda e spaesata. Si guardava attorno cercando di rendersi invisibile agli sguardi di tutti quei militari che la stavano fissando con occhi bramosi, quasi non avessero mai visto una donna in vita loro. La ragazza in questione era minuta, con dei bellissimi capelli lunghi castani, osservava ciò che le stava attorno, forse alla ricerca del suo treno.]

Giovani militari mandati allo sbaraglio, con equipaggiamento inesistente e senza ordini e comunicazioni su come procedere.

[Umberto guardò i suoi uomini leggendo sui loro visi la certezza che da quelle colline non ne sarebbero usciti vivi. Forse il loro destino era quello, una manica di uomini dimenticati nel passaggio da un’alleanza all’altra. Sentiva di aver fallito come ufficiale, si appoggiò al muro della costruzione e si guardò le mani che tremavano. Strinse i pugni per cercare di bloccare quel tremore, ma era inutile, era la paura che scorreva nel corpo e che non lo avrebbe mai più abbandonato.]

Un romanzo dalla scrittura fluida, da leggere tutto d’un fiato, che ci aprirà una finestra sul passato di una Italia martoriata dalla guerra. 

[La guerra rubava vite restituendo solo dolore e piastrine arrugginite.]

Voto 4,5 su 5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

1 commento:

  1. Mi piacciono ogni tanto i libri ambientati in quel periodo storico... Credo lo aggiungerò in WL!

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