martedì 18 giugno 2019

RECENSIONE de “Un nome schedato” di Simona Bennardo in COLLABORAZIONE con autrice


RECENSIONE de “Un nome schedato di Simona Bennardo in COLLABORAZIONE con autrice

  • Copertina flessibile: 127 pagine
  • Editore: Emersioni (29 maggio 2019)

Sinossi 
In una minuscola casa affacciata sul lago di Como, vive la dottoressa Susanna Sogni. Da brava psicologa senza un lavoro fisso, sbarca il lunario come può ricevendo i suoi pazienti in uno studio trascurato, in affitto. Susanna ha un’amica del cuore, la Fede, e due grandi passioni: i vini costosi e la guida sportiva. Di suo, Susanna non è una gran chiacchierona e nemmeno tanto socievole, e a completare il tutto, a un certo punto, nel suo studio viene ritrovata morta la padrona di casa, Angelica Nani, con cui proprio qualche giorno prima aveva discusso. Le prove fanno ricadere più di un sospetto proprio sulla dottoressa Sogni, che si ritrova così dapprima sospettata, poi indagata e infine arrestata. Tra risvolti inquietanti che emergono sul passato di Susanna e periti antipatici ma affascinanti, le indagini sembrano convergere solo su di lei. E tutto sembra ormai deciso. Susanna riuscirà a dimostrare la sua innocenza e la polizia ad arrestare il vero colpevole? E le cose sono davvero come sembrano?

Recensione 
Como, la dottoressa Susanna Sogni è una psicologa che definisce la sua vita lavorativa:
• impegnativa
• mal retribuita
• incasinata
ma lei la trova affascinante e la ama. E' una donna dal carattere abbastanza introverso, ha due passioni nella vita: il buon vino (meglio se molto costoso) e le macchine sportive che ama guidare. Ha una grande amica la Fede e Susanna sa che su di lei può sempre contare. All'inizio del romanzo facciamo da spettatori all'introduzione della sua vita quotidiana, i pazienti, le sedute terapeutiche, le cene in terrazza con la Fede, insomma una tranquilla quotidianità che viene interrotta drasticamente da una morte: la padrona di casa di Susanna nonché locatrice del suo studio viene ritrovata morta nello studio.

La morte ha il potere di permeare le cose di un gusto amaro e di colorarle di scuro. Il dubbio, però, è peggio.”

Ben presto Susanna si ritrova sospettata, e non avendo un alibi per l'ora del decesso della signora Angelica, viene ristretta agli arresti domiciliari.
La sua vita è scombussolata, ma la nostra psicologa si rimbocca le maniche e rivolta la situazione, provando la sua innocenza e addirittura collaborando con il commissario nelle indagini grazie alle sue intuizioni perspicaci.
Mi è sembrato di ritrovare un po' lo stile della Gazzola in questo romanzo e alcuni tratti anche di Miss Marple di Agatha Christie.
Giunti all'epilogo e trovato l'assassino... il lettore nelle battute finali avrà un inaspettato e ulteriore colpo di scena.
Un ottimo giallo-poliziesco, fluido, accattivante, sempre sorprendente, un ottimo mix. Nessun refuso, scrittura molto limpida.
Consigliato agli amanti dei gialli, e perchè no, delle protagoniste femminili con una marcia in più.
4,5/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

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