Recensione de "De Opale Raptus" in collaborazione con autore
De Opale Raptus di Gavriel Sevrin
Data di pubblicazione
|
17 ott 2019
|
Lunghezza del libro
|
676 pagine
|
Per l'apprendista bibliotecario Francesco Caldomartello sembra un giorno come tanti altri: l'ostilità dei compaesani nei confronti di un sospetto eretico come lui, il ritardo al lavoro condito dall'immancabile ramanzina da parte del vecchio e burbero bibliotecario Gugliemo Scudieri e un'infinità di noiose mansioni da svolgere tra gli amati libri. Tuttavia, quell'agrodolce quotidianità non è destinata a durare: l'Inquisizione è stata sguinzagliata alla ricerca di eretici tra la popolazione e, proprio quel giorno, un misterioso individuo sta consultando i volumi della bibilioteca. L'identità del visitare sconvolge profondamente il bibliotecario, ma ciò è solo il preludio del folle viaggio il cui il giovane Francesco verrà trascinato.
Innanzitutto ci tengo a precisare che quando mi è arrivato il libro mi sono leggermente spaventata per la mole di pagine... il libro pesa più di 900 grammi ed è veramente un arma impropria 🤣🤣🤣
Lo stile narrativo è abbastanza buono, anche se purtroppo sono presenti numerosi refusi che avrebbero richiesto una verifica più attenta e una revisione maggiore del manoscritto.
Venendo alla trama è, direi, molto sviluppata... forse troppo, il racconto spesso è ridondante e con un numero di personaggi veramente vasto. Io avrei snellito di molto il racconto rendendolo più essenziale e fruibile da qualsiasi lettore che non voglia cimentarsi in una lettura titanica di 700 pagine.
Infine, cari amici lettori, il finale è aperto, il romanzo non è auto conclusivo in quanto, come spiegatemi dall’autore, questo è il primo tomo di una saga.
Lo consiglio solo ad appassionati del genere.
Nessun commento:
Posta un commento