giovedì 1 agosto 2019

RECENSIONE de “I viaggi segreti di Carlo Rossmann” di Elena Corti in COLLABORAZIONE con autrice


RECENSIONE  de  I viaggi segreti di Carlo Rossmann” di Elena Corti in collaborazione con autrice 

Copertina flessibile: 288 pagine
Editore: IoScrittore (27 maggio 2019)

Recensione
Siamo di fronte ad un romanzo veramente particolare, lo potrei definire una narrativa contemporanea, surreale, tragicomica e, a tratti, grottesca.
La storia ruota intorno a Carlo Rossmann, il protagonista, che si trova di punto in bianco licenziato dal posto di lavoro come archivista di un'amministrazione Provinciale. Questo a causa, almeno da quanto dice il Dirigente dei Servizi Generali, dell'informatizzazione del lavoro, del progresso della società.
Carlo, che ha sempre lavorato rintanato in quell'archivio da 6 anni, ora si trova a dover affrontare il mondo esterno, a cercare un nuovo lavoro, ma lui è un tipo veramente schivo e solitario, che vive in compagnia del suo gatto Rufus, e in quell'ambiente isolato che è stato fino a ieri il suo lavoro e il suo rifugio, si sentiva protetto e al riparo dal mondo esterno.
Così comincia la trafila alla ricerca di un nuovo impiego, la distribuzione a destra e a manca di curricula, e di colloqui paradossali con i personaggi più disparati.
Carlo passerà di lavoro in lavoro, da promoter in un supermercato, con annessi intrattenimenti di animazione camuffato da uno dei sette nani; da impiegato notturno come “distruggi documenti” in una grossa e alquanto sospetta azienda farmaceutica; da cameriere tuttofare presso “Il Chiosco Del Pollo Felice”. Poi lavorerà come operaio in una catena di montaggio con tanto di capo reparto che sembra uscito dal film Full Metal Jacket e infine come becchino in un cimitero.
Ma il nostro Carlo è un sognatore, una di quelle persone che vivono in una realtà fatta di emozioni, ama viaggiare, ma solo nella sua mente, e adora la lettura.
Quindi poco riesce ad adattarsi a questa nuova vita e nuova realtà, a questa società nella quale lui vede le persone deformate, chi irsuto, chi gonfio come un pallone, chi con piaghe e pustole sul viso, sembrano allucinazioni... e se invece non lo fossero?
Carlo non capisce se davvero gli manchi qualche rotella, ma le “allucinazioni” non ne vogliono sapere di sparire, quindi ha deciso di non farci più caso.

Tu non sei pazzo, solo vedi le persone come sono davvero. Vedi quello che hanno dentro... quando vedi le persone piene di pustole o roba simile, secondo me vuol dire che quelle persone, nel loro animo, sono grette e meschine... Vuol dire che sei una persona speciale Carlo. Vuol dire che vedi cose che a tutti gli altri sono precluse. E' un dono.”

La scrittura della Corti è veramente molto curata, ma nello stesso tempo talmente fluida da far scorrere l'intero romanzo in un solo giorno. I personaggi, per primo Carlo, ma anche Freddy e Marvin, sono descritti nell'animo e nei pensieri, si ha la sensazione di stare lì con loro e sentire sulla pelle le loro sensazioni.
A primo impatto può sembrare un romanzo ironico, pieno di dialoghi al limite del demenziale, ma solo dopo averlo terminato e assimilato ci rendiamo conto che è carico di pensieri e sentimenti profondi. Un romanzo che porta dentro di sé tanti aspetti della nostra vita quotidiana, ma visti con velata ironia e senza filtri.
4/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

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